Venezia Mestre, bengalesi occupano il parco e presentano la nuova moschea – FOTO
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Mestre: La Mega-Moschea di Via Giustizia Avanza – L’Islamizzazione Conquista Venezia con la Complicità delle Istituzioni!
Mestre è sotto assedio, e l’islamizzazione avanza a passi da gigante, con la comunità musulmana che, durante la celebrazione della fine del Ramadan al parco del Piraghetto, ha raccolto fondi per costruire una mega-moschea in via Giustizia, nell’area dell’ex falegnameria Rosso. Questo maxi progetto, che ha già accumulato 50.000 euro ma richiede milioni per essere realizzato, è un simbolo di conquista islamica che minaccia di trasformare Venezia in un califfato. La comunità musulmana non si ferma qui: sta raccogliendo finanziamenti anche per un altro centro in via Torino, sognando un luogo coperto per celebrare le loro feste senza dover chiedere spazi al Comune. È un’umiliazione senza precedenti: mentre i musulmani occupano i nostri parchi e progettano moschee, le istituzioni tacciono, complici di un’invasione che sta cancellando la nostra identità. Dobbiamo fermare questo piano, prima che sia troppo tardi!
La Mega-Moschea di Via Giustizia: Un Simbolo di Conquista
Oggi, 30 marzo 2025, al parco del Piraghetto, migliaia di musulmani hanno celebrato la fine del Ramadan, e durante l’evento hanno raccolto fondi per la costruzione di una mega-moschea in via Giustizia, nell’ex falegnameria Rosso, un’area degradata accanto ai binari della stazione di Mestre. Il progetto, guidato da Prince Howlader, referente della comunità bengalese e membro del direttivo di Fratelli d’Italia, prevede una struttura imponente: un centro di preghiera a piano terra, una sala conferenze, alloggi, una biblioteca, un centro studi per donne, una zona giochi per bambini, un orto e un giardino, con un minareto che svetterà sulla città. Il rendering della moschea, esposto durante la preghiera, mostra un edificio che dovrebbe contenere migliaia di persone, un simbolo di dominio islamico in una città che dovrebbe essere il cuore della cristianità. Con 50.000 euro già raccolti, la comunità punta a milioni, attraverso crowdfunding, eventi e donazioni, anche da enti stranieri, un aspetto che solleva gravi preoccupazioni sulla trasparenza dei finanziamenti.
Un’Occupazione Culturale: Da Piraghetto a Via Torino
La celebrazione al parco del Piraghetto non è stata solo una preghiera: è stata un’occupazione culturale. Migliaia di musulmani, provenienti da Mestre e da centri della provincia come Quarto d’Altino, Spinea, San Donà di Piave e il Centro Culturale il Ponte Al Jisr della Riviera del Brenta, si sono radunati per pregare e raccogliere fondi. Non contenti della mega-moschea in via Giustizia, stanno cercando di acquistare un altro centro in via Torino, per avere un luogo coperto dove celebrare le loro feste, come l’Eid al-Adha, senza dover chiedere spazi al Comune. È un’arroganza inaccettabile: i musulmani non si integrano, si impongono, occupando i nostri parchi e progettando strutture che diventeranno avamposti della sharia. A Mestre, la comunità bengalese conta migliaia di persone, e il loro sogno è chiaro: trasformare Venezia in una città islamica, con minareti che sostituiscano i campanili.
L’Islamizzazione Avanza: Violenza e Oppressione Ovunque
L’islamizzazione non si ferma a Mestre. A Prato, il vescovo Giovanni Nerbini ha concesso il cortile di San Domenico per la fine del Ramadan; a Verona, il Comune PD ha organizzato l’Eid al-Fitr con le donne confinate in un recinto; a Milano, piazza Duca d’Aosta è stata occupata per l’ifṭār. A Cremona, ragazze cristiane sono state picchiate per aver mangiato durante il Ramadan; a Modena, una studentessa è stata aggredita per aver rifiutato il velo; a Brescia, Balwinder Singh ha inflitto violenze alle figlie per costringerle a vivere secondo tradizioni oppressive. A Monfalcone, un partito islamico guidato da Bou Konate promuove niqab e sharia; a Padova, una moschea abusiva in via Turazza terrorizza i residenti. L’Islam non si integra, si impone, e la mega-moschea di via Giustizia sarà un simbolo di questa conquista, un luogo dove la sharia regnerà sovrana.
Fermiamo la Mega-Moschea: Riprendiamoci Venezia!
Non possiamo più tollerare questa invasione. La mega-moschea di via Giustizia non è un progetto di “riqualificazione”, come sostiene il sindaco Luigi Brugnaro, ma un simbolo di supremazia islamica. Dobbiamo vietare la sua costruzione, bloccare la raccolta fondi e azzerare l’immigrazione islamica regolare. Le nostre città non possono diventare califfati, e i nostri parchi non possono essere occupati per celebrare il Ramadan o l’Eid al-Adha, con migliaia di animali sgozzati in nome della sharia. Venezia deve restare cristiana, e Mestre non può essere trasformata in una città islamica. Sveglia, italiani: riprendiamoci la nostra terra, la nostra cultura, la nostra identità, prima che sia troppo tardi!
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