Famiglia ‘religiosa’ di nove figli, uno stuprava gli altri coperto dai genitori

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By V aprile 1, 2025 16:57

Famiglia ‘religiosa’ di nove figli, uno stuprava gli altri coperto dai genitori

Basta con l’Immigrazione Selvaggia: La Nostra Società Sta Collassando!

È sotto gli occhi di tutti: la nostra terra, un tempo culla di valori e tradizioni, sta sprofondando nel caos. E la colpa? Di un’immigrazione incontrollata che ci sta soffocando. Non passa giorno senza che le cronache ci vomitino addosso storie di degrado, violenza e abusi. Come quell’orrore nelle campagne delle Langhe monregalesi: una famiglia di immigrati, nove figli, un tugurio costruito alla bell’e meglio, e anni di silenzi su atti indicibili. Un fratello che abusa delle sorelle, una madre che tace, un padre che mena con la cinghia. E tutto questo sotto il tetto di una casa che non avrebbe mai dovuto essere qui.

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Non è un caso isolato. Le nostre città sono invase, i nostri servizi al collasso. Ospedali strapieni, scuole che non ce la fanno più, quartieri trasformati in zone franche dove la legge sembra un optional. E noi? Costretti a subire, a pagare, a chinare la testa. Dicono che sia “integrazione”, ma quale integrazione può esserci quando i nostri valori vengono calpestati, quando la sicurezza delle nostre famiglie è messa a repentaglio?

Le istituzioni dormono, o peggio, ci accusano di intolleranza se osiamo alzare la voce. Ma la verità è una sola: non possiamo più permetterci di accogliere chiunque, senza filtri, senza regole. Basta con le porte spalancate a chi porta miseria e violenza invece di contribuire al bene comune. È ora di dire stop, di proteggere i nostri figli, le nostre case, la nostra identità. Non è odio, è sopravvivenza. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi!

Tutto nacque quando uno dei nove figli raccontò alle sue insegnanti che cosa succedeva a casa: suo fratello maggiore lo toccava in modo strano. Da qui, le indagini condotte della Procura di Torino che portarono all’arresto del ragazzo e alla scoperta che quelle “strane carezze” in realtà erano anche rapporti sessuali, consumati con le sorelline più piccole. Fatti, questi, che si sono trascinati per anni e anni rimanendo nei silenzi più assordanti dei segreti famigliari.

Una madre, nove figli e un’abitazione di fortuna costruita dal padre nelle campagne di un centro delle Langhe. Un’educazione religiosa rigidissima, che si sarebbe risolta anche in botte con la cinghia.

Le violenze per cui il ragazzo era stato processato e condannato in abbreviato a otto anni di reclusione dal “tribunale degli adulti” andavano dal 2017 al 2021, anno in cui è diventato maggiorenne. Gli episodi pregressi, invece, quelli che si sarebbero consumati a partire dal 2006, sono al vaglio del tribunale per i minorenni.

Attualmente in carcere al Cerialdo, era stato anche condannato per la detenzione di materiale pedopornografico, motivo per cui le indagini erano state svolte a Torino. Ad aggravare le accuse nei suoi confronti si aggiunse il fatto che le sue sorelle ai tempi avessero meno di dieci anni. “Sì, è vero. Io queste cose le ho fatte – aveva confessato il ragazzo di fronte al giudice per l’udienza preliminare-. Mi sento responsabile. Sono pronto ad affrontare la pena. Qualunque pena mi vogliate dare” .

Il legale bolognese Claudio Cenacchi aveva presentato il ricorso dinanzi alla Corte di Cassazione e nei giorni scorsi la decisione dei giudici del “Palazzaccio”: rigettato. La pena finale inflitta al giovane in secondo grado è stata di 8 anni di carcere. Per la pena definitiva, però, il magistrato dell’esecuzione dovrà tenere anche conto del periodo del pre-sofferto, ossia il tempo trascorso dal ragazzo in misura cautelare, nel caso specifico, si tratta di 2 anni e 9 mesi di gli arresti domiciliari. Il fine peneaè previsto per il 24 giugno del 2030 fa sapere l’avvocato.

Assieme a lui, era stata condannata in abbreviato di fronte al tribunale di Torino anche la mamma, assistita dall’avvocato di Cuneo Mauro Mantelli. La Corte di Appello aveva abbassato la pena a 3 anni e 8 mesi di carcere. Su di lei pendevano le accuse di maltrattamenti e violenza sessuale omissiva perché, pur sapendo che cosa accadeva fra le mura di quella cascina, è sempre rimasta in silenzio.

Quanto al padre, assistito dall’avvocato Alice Battisti di Torino, su di lui erano cadute le accuse che rendevano il reato distrettuale: pertanto sarà la Procura di Cuneo e non più quella di Torino a occuparsi del processo.

Famiglia ‘religiosa’ di nove figli, uno stuprava gli altri coperto dai genitori ultima modifica: 2025-04-01T16:57:58+00:00 da V
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