Londra, bambino di 3 anni espulso da asilo perché ‘omofobo’
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La Dittatura Woke nel Regno Unito: Quando l’Ideologia Schiaccia l’Innocenza
Nel Regno Unito, la deriva woke ha raggiunto livelli di follia tali da far rabbrividire chiunque abbia ancora un briciolo di buonsenso. L’ultimo episodio, che sembra uscito da un romanzo distopico, è la notizia di un bambino di 3 anni espulso da un asilo inglese con l’accusa di “omofobia”. Sì, avete letto bene: un bimbo che probabilmente non sa ancora allacciarsi le scarpe è stato bollato come un pericoloso pregiudicato ideologico, cacciato dalla sua scuola per aver violato i dogmi intoccabili della nuova religione progressista. Ma questo non è un caso isolato: i dati del Dipartimento dell’Istruzione britannico rivelano una realtà ancora più agghiacciante. Nell’anno scolastico 2022/23, ben 94 alunni delle scuole primarie statali – di cui 10 con meno di 7 anni – sono stati sospesi o espulsi per presunta “omofobia” o “transfobia”. Siamo di fronte a una persecuzione sistematica, un regime che non risparmia nemmeno i più indifesi, schiacciati sotto il peso di un’ideologia totalitaria che sta trasformando il Regno Unito in un laboratorio di follia sociale.
E chi sono le vittime principali di questa caccia alle streghe? I maschi bianchi, naturalmente. In un Paese dove l’identità di genere e l’orientamento sessuale sono stati elevati a totem intoccabili, essere un maschio bianco è diventato di per sé un crimine implicito, una colpa originale da espiare. Le statistiche parlano chiaro: bambini in età prescolare, incapaci di comprendere i concetti astratti imposti dal catechismo woke, vengono puniti per parole o gesti che gli adulti – ossessionati dalla purezza ideologica – interpretano come “offensivi”. Un bimbo di 3 anni, con la sua innocenza e la sua spontaneità, non può essere un omofobo: è una contraddizione in termini, un’assurdità che solo una mente ottenebrata dall’ideologia può concepire. Eppure, nel Regno Unito del 2025, questo è il nuovo normale. Gli asili, un tempo luoghi di gioco e apprendimento, si sono trasformati in tribunali dell’inquisizione, dove i piccoli “eretici” vengono giudicati e condannati senza appello.
Un bimbo di 3 anni è stato espulso da un asilo inglese perché accusato di "omofobia".
I dati del Dipartimento dell'Istruzione britannico mostrano che 94 alunni (10 di età inferiore ai 7 anni) delle scuole primarie statali sono stati sospesi o espulsi per omofobia o transfobia… pic.twitter.com/mKBwemxipq
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 1, 2025
Questa dittatura woke non si limita a colpire i bambini. È un attacco frontale alla libertà, al buon senso e alla dignità umana, con un bersaglio privilegiato: i maschi bianchi, dipinti come il male assoluto da estirpare. Le leggi britanniche, sempre più piegate al servizio dell’agenda progressista, legittimano questa persecuzione. Non si tratta più di educare o proteggere, ma di indottrinare e punire. I dati del 2022/23 sono solo la punta dell’iceberg: 94 espulsioni o sospensioni di alunni delle primarie per “crimini di pensiero” dimostrano che il sistema scolastico è stato completamente colonizzato da un’ideologia che non tollera dissenso, nemmeno quello involontario di un bambino di 3 anni. E se 10 di questi “colpevoli” hanno meno di 7 anni, ci troviamo di fronte a un livello di aberrazione che sfida ogni logica.
Cosa resta della Gran Bretagna di un tempo, culla del pensiero critico? Oggi è un Paese in cui i maschi bianchi – dai più piccoli ai più grandi – sono costretti a vivere sotto il giogo di un’ortodossia soffocante, dove ogni parola, ogni gesto, ogni pensiero deve essere conforme al verbo woke. È una dittatura mascherata da virtù, un regime che usa i bambini come pedine per consolidare il proprio potere. Espellere un bimbo di 3 anni da un asilo per “omofobia” non è solo un atto di crudeltà: è il simbolo di una società che ha perso la bussola, sacrificando l’innocenza sull’altare di un’ideologia malata. È ora di dire basta: il Regno Unito deve svegliarsi da questo incubo prima che sia troppo tardi. La libertà non può morire sotto i colpi di un fanatismo che punisce persino i più piccoli per il crimine di essere se stessi.
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