Volete che i vostri nipoti vivano in un’Italia islamica?

Pensate ai vostri nipoti, ai loro occhi pieni di speranza, al loro futuro: davvero siete pronti a lasciare che l’Italia, la terra benedetta per cui i nostri eroi del Risorgimento hanno versato fiumi di sangue, diventi un Paese a maggioranza musulmana, dove i vostri discendenti saranno stranieri nella loro stessa patria? Giuseppe Garibaldi, che ha unito l’Italia con il sogno di una nazione libera e sovrana, Giuseppe Mazzini, che ha ispirato generazioni con il suo ideale di libertà, e Camillo Benso di Cavour, che ha tessuto le fila di un’Italia indipendente, non hanno sacrificato le loro vite perché il nostro Paese diventasse un califfato. Hanno combattuto, sofferto e dato tutto per un’Italia unita, cristiana, dove i valori di libertà, cultura e tradizione fossero il cuore pulsante della nostra identità. Oggi, mentre milioni di musulmani occupano le nostre piazze per il Ramadan, mentre la sharia si impone e i sindaci PD si inchinano all’Islam, stiamo tradendo il loro sangue. È un pensiero che lacera l’anima: non possiamo permettere che l’Italia, la terra dei nostri avi, diventi un Paese dove i nostri nipoti saranno ospiti, sottomessi a una cultura che non è la nostra!

Il Sacrificio degli Eroi del Risorgimento: Un’Italia Sovrana e Cristiana

Ricordiamo gli eroi del Risorgimento che hanno fatto l’Italia: Garibaldi, il “Leone di Caprera”, che ha guidato le camicie rosse per unire il Paese, affrontando battaglie impossibili per il sogno di un’Italia libera; Mazzini, il profeta dell’unità, che ha sacrificato la sua vita per un ideale di libertà e giustizia, scrivendo pagine di storia con il suo sangue; Cavour, il genio politico che ha lavorato senza sosta per costruire uno Stato sovrano, morendo poco dopo aver visto il suo sogno realizzato. Pensate al loro sacrificio: le battaglie di Calatafimi e del Volturno, le notti insonni, le famiglie spezzate, i giovani caduti per un’Italia che fosse nostra, cristiana, unita. Hanno versato il loro sangue per un Paese dove la nostra cultura, la nostra fede, la nostra identità fossero il faro per le generazioni future. Davvero possiamo tradirli, lasciando che l’Italia diventi un Paese a maggioranza musulmana, dove la sharia soppianta la nostra Costituzione e i nostri nipoti vivono come stranieri?

L’Islamizzazione Avanza: Un Futuro di Sottomissione

Oggi, l’Italia è sotto assedio: milioni di musulmani celebrano il Ramadan occupando piazze e luoghi pubblici, da Milano a Torino, da Firenze a Roma. A Udine, giovani musulmani di seconda generazione hanno urlato “Portaci le puttane” su un bus; a Cremona, ragazze cristiane sono state picchiate per aver mangiato durante il Ramadan; a Modena, una studentessa è stata aggredita per aver rifiutato il velo. A Monfalcone, un partito islamico promuove niqab e sharia; a Mestre, una mega-moschea con minareto è in costruzione. I sindaci PD, come Gualtieri a Roma e Lo Russo a Torino, celebrano l’Islam mentre le città affondano nel degrado. È un’umiliazione: l’Islam non si integra, si impone, e i nostri nipoti rischiano di crescere in un’Italia dove saranno ospiti, costretti a vivere sotto la sharia, privati della libertà per cui i nostri eroi del Risorgimento hanno combattuto.

Non Tradite Garibaldi, Mazzini e Cavour: Salviamo l’Italia!

Pensate ai vostri nipoti: volete che crescano in un’Italia dove le campane delle chiese tacciono, sostituite dal richiamo dei minareti? Dove le donne sono velate e segregate, e la sharia detta legge? Garibaldi, Mazzini e Cavour non sono morti per questo. Dobbiamo onorare il loro sacrificio: vietare le celebrazioni islamiche su suolo pubblico, azzerare l’immigrazione islamica regolare, introdurre lo ius sanguinis integrale. L’Italia deve restare cristiana, sovrana, libera, come i nostri eroi del Risorgimento l’hanno sognata. Non possiamo tradire il loro sangue: riprendiamoci la nostra terra, per i nostri nipoti, per il futuro.

Volete che i vostri nipoti vivano in un’Italia islamica? ultima modifica: 2025-04-01T14:06:44+00:00 da V