Centri per minori sbarcati fuori controllo: escono per stuprare le vostre figlie

L’Italia è ostaggio di un sistema marcio, un colabrodo di buonismo che ci sta trascinando nel baratro. I cosiddetti “minori stranieri non accompagnati” (MSNA) non sono vittime da compatire, ma spesso predatori senza scrupoli che approfittano di un’accoglienza assurda, finanziata con i nostri soldi, per seminare caos e violenza. L’ultimo orrore arriva da Ivrea: una ragazza di 16 anni sedata e violentata da un minore ospitato in un centro di accoglienza, lo stesso che, prima di sfogare la sua bestialità su di lei, ha accoltellato il cane della vittima. Questo non è un caso isolato, è la punta di un iceberg fatto di sangue, degrado e miliardi pubblici buttati nel cesso.

Un pozzo di soldi per nutrire mostri

Ogni giorno, lo Stato italiano spende una fortuna – tra i 100 e i 120 euro a testa – per mantenere questi “minori” in centri di accoglienza che sono vere e proprie bombe a orologeria. Parliamo di oltre 25 mila MSNA al 31 marzo 2025, un esercito di giovani maschi che succhiano risorse mentre gli italiani arrancano. Soldi che potrebbero salvare vite nelle corsie degli ospedali o mettere un tetto sopra la testa di chi ha perso tutto, ma che invece finiscono a ingrassare un sistema malato. E per cosa? Per lasciare questi delinquenti liberi di accoltellare, stuprare e terrorizzare, come dimostra l’orrore di Ivrea.

La legge Zampa, quel capolavoro di ingenuità firmato dal PD nel 2017, è la madre di questo disastro. Vieta i respingimenti, obbliga l’accoglienza di chiunque si dichiari minorenne – spesso senza prove, perché tanto chi controlla? – e trasforma l’Italia in un parco giochi per balordi. Altro che tutela: è un lasciapassare per la feccia del mondo, che arriva qui a fare quello che vuole, sapendo che nessuno li toccherà. E noi paghiamo il conto, in euro e in vite spezzate.

Centri di accoglienza: fabbriche di criminali

I centri per MSNA sono un affare d’oro per cooperative e avvoltoi che si riempiono le tasche mentre il Paese affonda. Ma non illudiamoci: non sono luoghi di redenzione, sono cloache dove la feccia prospera. Il caso di Ivrea è solo l’ultimo esempio: un minore accolto, coccolato e spesato, che ripaga l’ospitalità accoltellando un cane indifeso e violentando una ragazzina dopo averla sedata. E quanti altri come lui? Spaccio, furti, aggressioni: i reati commessi da questi “ospiti” sono un bollettino di guerra quotidiano. Molti scappano dai centri – gli “irreperibili” – e finiscono a ingrossare le fila della criminalità organizzata. Altro che minori da salvare: sono mine vaganti che ci esplodono in faccia.

Basta con la legge Zampa: via i mostri dall’Italia

La legge Zampa non è una norma, è un crimine contro gli italiani. Ha trasformato il nostro Paese in un rifugio per selvaggi, un posto dove un cane può essere sgozzato e una ragazzina stuprata da chi, secondo i buonisti, dovremmo “accogliere”. Basta con questa follia. Serve un pugno di ferro: verifiche immediate sull’età – perché troppi mentono spudoratamente – respingimenti senza se e senza ma, e chiusura dei rubinetti a questo scempio. I centri vanno smantellati, i responsabili di questo sistema processati, e chi delinque rispedito da dove è venuto, minorenne o no.

Gli italiani non possono più vivere nella paura, né continuare a finanziare la loro rovina. La ragazza di Ivrea, il suo cane massacrato, le migliaia di vittime silenziose di questa invasione: sono loro a gridare giustizia. La legge Zampa va abrogata oggi, prima che altri mostri, nutriti coi nostri soldi, colpiscano ancora. Basta accoglienza, basta scuse: fuori i delinquenti dall’Italia.

Centri per minori sbarcati fuori controllo: escono per stuprare le vostre figlie ultima modifica: 2025-04-02T22:23:18+00:00 da V