Ilaria Sula uccisa dall’immigrato e buttata via in una valigia come Pamela: ha confessato

Un crimine efferato scuote Roma: Ilaria Sula, una studentessa di 22 anni scomparsa il 25 marzo, è stata trovata morta, chiusa in una valigia e gettata in un dirupo nei boschi di Poli, a sud-est della Capitale. L’assassino, un immigrato filippino di 23 anni, ex fidanzato della ragazza, ha confessato: l’ha accoltellata in un appartamento e ha cercato di depistare le indagini usando il suo telefono per postare storie sui social. È l’ennesima prova che l’immigrazione è un incubo per gli italiani: questi stranieri, accolti a braccia aperte, si trasformano in predatori, mentre lo Stato lascia i cittadini in balia di assassini e violentatori.

Ilaria, originaria di Terni e studentessa di Statistica alla Sapienza, è stata uccisa con ferocia: il filippino, dopo averla accoltellata in un appartamento di via Homs, nel quartiere Africano, ha nascosto il corpo in una valigia, abbandonandola in un’area boschiva. Le indagini della Squadra Mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo, coordinate dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, si sono concentrate sull’ex fidanzato, incastrato dai tabulati telefonici: ha continuato a usare il cellulare di Ilaria per fingere che fosse viva. Fermato e interrogato, ha confessato l’omicidio e l’occultamento di cadavere. “Non riusciamo a darci una spiegazione. Perché lo ha fatto? Lo sa solo lui”, ha dichiarato Leon, il fratello 19enne di Ilaria, arrivato a Roma con i familiari. “Ho parlato con lei due settimane fa a Terni, era tranquilla. Poi solo messaggi, ma non sono sicuro che li abbia scritti lei. Lui lo conoscevo, erano stati insieme un anno, ma si erano lasciati”.

La famiglia Sula, descritta dai vicini di Terni come “persone perbene, educate”, è distrutta: il padre operaio, la madre casalinga, e ora un dolore che non troverà mai pace. Questo filippino non avrebbe mai dovuto essere qui. E poi: come si fa a frequentare un filippino?

Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, portando solo crimine. Lo Stato è cieco: sei mesi per il bus 80, tre anni senza risultati per gli stupratori di Capodanno a Piazza Duomo. Intanto, “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, viene indagato in pochi giorni. È un’ipocrisia schifosa: le autorità inseguono chi si ribella, lasciando immigrati assassini liberi di colpire. Forse queste ronde non sono perfette, ma sono l’unico baluardo contro un sistema che ci abbandona. Basta con questa follia: espulsioni di massa, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. Roma non può essere un altro mattatoio: svegliamoci, o l’Italia sarà persa!

Il fratello della studentessa uccisa a Roma: ‘Perché l’ha fatto?’

“Non riusciamo a darci una spiegazione. Perché lo ha fatto? Non capiamo perché lo ha fatto, lo sa solo lui”. A dirlo è Leon, il fratello minore di Ilaria Sula, arrivato nella Capitale con alcuni parenti. “Ho parlato con Ilaria l’ultima volta due settimane fa perché era venuta a trovarci a Terni – ricorda – Era tranquilla e non mi ha parlato di problemi. Poi solo messaggi, ma non sono sicuro che li abbia scritti lei”. Quanto al fermato dice: “Lui lo conoscevo, sono stati un anno insieme ma si erano lasciati”.

Non permettete alle vostre sorelle di frequentare questa feccia.

Ilaria Sula uccisa dall’immigrato e buttata via in una valigia come Pamela: ha confessato ultima modifica: 2025-04-02T10:30:57+00:00 da V