Profugo del Mali pesta disabile e torna in centro accoglienza: paghetta non gli basta

Un episodio di violenza brutale ha sconvolto la stazione di Ivrea: un profugo del Mali, ospite all’epoca di un centro di accoglienza in Canavese, ha aggredito un disabile e il suo accompagnatore per rubare loro telefoni e soldi, pronunciando in un italiano stentato: “Datemi 200 euro per farmacia e riempire pancia”. Il Tribunale di Ivrea lo ha condannato, ma oggi l’uomo è irreperibile, un’ennesima beffa per le vittime e una prova schiacciante che l’Italia non può continuare ad accogliere immigrati che si trasformano in criminali, lasciando i cittadini indifesi e le forze dell’ordine a inseguire fantasmi.

L’aggressione è avvenuta lo scorso anno: il profugo, dopo aver chiesto denaro con insistenza, è passato alle minacce, agli spintoni e alla violenza, strappando i telefoni dalle mani delle vittime. Il disabile e il suo accompagnatore, già vulnerabili, sono stati lasciati sotto shock, mentre l’uomo fuggiva con il bottino. Le indagini hanno portato alla sua identificazione e condanna, ma la giustizia si è rivelata impotente: il maliano, che all’epoca viveva in un centro di accoglienza pagato dai contribuenti italiani, è ora sparito nel nulla, probabilmente pronto a colpire ancora. Questo non è un caso isolato.

Profugo del Mali pesta disabile e torna in centro accoglienza: paghetta non gli basta ultima modifica: 2025-04-02T20:07:30+00:00 da V