A quasi 90 anni legata alla sedia e massacrata a morte da immigrati

Un immigrato di 36 anni, un mostro che ha seminato morte e terrore, è stato condannato a soli 30 anni di reclusione per l’omicidio di Anna Landi, un’anziana di 86 anni massacrata durante una rapina nella sua casa a piazza Galdo, tra Natale e Capodanno del 2016. Dopo 10 anni di attesa, il gup di Nocera Inferiore, Claudia Masucci, ha emesso una sentenza che sa di beffa: niente ergastolo, solo 30 anni con rito abbreviato, nonostante l’orrore di un delitto che ha sconvolto la comunità. È l’ennesima prova di un’Italia in balia di un’immigrazione selvaggia e di un sistema giudiziario che non punisce, ma accarezza i criminali.

Anna Landi fu legata, picchiata e lasciata morire in agonia. I malviventi, tra cui questo immigrato, fecero irruzione nella sua abitazione il 29 dicembre 2016, forzando la porta convinti che fosse vuota. Sorpresi dall’anziana, non si fermarono: la immobilizzarono, la aggredirono, la torturarono per sapere dove tenesse soldi e oggetti di valore. Ma in quella casa non c’era nulla: Anna viveva sola, con il nipote che le gestiva i conti. Le sue preghiere non bastarono a fermare la furia di questi animali, che sfogarono su di lei la loro frustrazione con una violenza insensata. Undici giorni dopo, l’86enne spirò all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, troppo gravi le ferite riportate.

Le indagini, durate anni, hanno portato all’arresto dell’immigrato nel 2023 in Germania, grazie a un mandato internazionale della procura di Nocera Inferiore guidata da Antonio Centore. Gli inquirenti sono risaliti a lui tramite il Dna della sorella, morta con il cognato in un incidente a Benevento dopo un’altra rapina. Un’intera famiglia di delinquenti, un clan di immigrati che ha portato in Italia solo morte e violenza. E ora, dopo un decennio di attesa, la giustizia italiana si limita a 30 anni: una pena ridicola per un crimine così atroce, un insulto alla memoria di Anna e alla sofferenza dei suoi cari.

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Questo è il risultato dell’immigrazione incontrollata: individui senza scrupoli, cresciuti in culture che disprezzano la vita, che trasformano le nostre città in teatri di guerra. L’Italia accoglie, ma non punisce: 10 anni per una sentenza, e nemmeno l’ergastolo per un assassino che ha massacrato un’anziana indifesa. Basta con questo scempio: serve un pugno di ferro, espulsioni immediate per chi delinque e le loro famiglie, chiusura totale delle frontiere. Non possiamo più permettere che i nostri anziani, le nostre famiglie, vivano nella paura. L’immigrazione è una piaga: o la fermiamo, o ci distruggerà.

A quasi 90 anni legata alla sedia e massacrata a morte da immigrati ultima modifica: 2025-04-05T16:56:07+00:00 da V