Articolo 52, italiano insegue scippatore africano di anziana
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Scandicci, anziana rapinata da un nordafricano: un italiano la salva, ma l’immigrazione continua a colpire

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Scandicci, 7 aprile 2025 – Ancora un episodio di violenza a Scandicci, dove la criminalità d’importazione colpisce le prede più indifese: le signore anziane. Alle 11 del mattino, in pieno centro, una donna anziana è stata rapinata da un 34enne nordafricano, che le ha strappato la borsa con violenza, facendola cadere a terra. Ma questa volta, a fare la differenza è stato un 30enne italiano, un “figlio sano del patriarcato” e membro onorario di Articolo 52, che non ha esitato a intervenire: ha inseguito il delinquente, lo ha placcato e lo ha consegnato ai carabinieri. Un gesto eroico che dimostra il coraggio degli italiani, ma che non può nascondere la verità: l’immigrazione incontrollata sta trasformando le nostre città in giungle, e serve un intervento drastico per fermarla.
L’aggressione: un copione che si ripete
L’episodio è avvenuto in una delle strade centrali di Scandicci, già teatro di violenze negli ultimi giorni. La donna anziana, che stava tornando a casa dopo aver fatto la spesa, è stata avvicinata dal 34enne nordafricano, che con un gesto rapido le ha strappato la borsa, spingendola a terra e facendola sbattere contro il marciapiede. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione di un 30enne italiano, che non ha esitato a reagire: si è lanciato all’inseguimento del rapinatore, lo ha raggiunto dopo pochi metri e, con un placcaggio deciso, lo ha immobilizzato, tenendolo fermo fino all’arrivo dei carabinieri. La donna, sotto choc e con alcune contusioni, è stata soccorsa dai passanti e trasportata in ospedale per accertamenti.
Signore anziane facili prede della criminalità d’importazione
Scandicci, alle 11 del mattino, un’anziana è stata rapinata da un 34enne nordafricano: un 30enne “figlio sano del patriarcato” italiano lo ha inseguito e placcato. pic.twitter.com/d4ACjKseF9
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 7, 2025
Italiani che reagiscono: l’orgoglio di Articolo 52
Il 30enne, definito “figlio sano del patriarcato” e membro onorario di Articolo 52 – un’associazione che promuove il diritto dei cittadini alla legittima difesa – è l’emblema di un’Italia che non si arrende. “Non potevo stare a guardare mentre un balordo straniero rapinava un’anziana indifesa”, ha dichiarato ai carabinieri, guadagnandosi l’ammirazione dei presenti. Il suo gesto non è isolato: a Scandicci, pochi giorni fa, un altro giovane aveva inseguito e placcato uno scippatore in via Pascoli, consegnandolo alle forze dell’ordine. Sono esempi di un popolo che, stanco di subire, inizia a reagire, difendendo i più deboli da una criminalità che ha un volto sempre più chiaro: quello dell’immigrazione incontrollata.
La criminalità d’importazione: un’emergenza nazionale
Chi sono questi delinquenti? Non si tratta di casi isolati, ma di un fenomeno che ha radici profonde. Il 34enne nordafricano di Scandicci è solo l’ultimo di una lunga lista: dai “maranza” che massacrano Federico a Milano per 30 euro, al balordo che aggredisce un lavoratore per una sigaretta sempre a Scandicci, fino al nigeriano che ad Acireale attacca i poliziotti. Questi individui, spesso di seconda generazione, sono il prodotto di un’immigrazione che non è mai stata controllata: i ricongiungimenti familiari hanno permesso l’arrivo di intere famiglie incapaci di integrarsi, e oggi ne paghiamo le conseguenze. Le signore anziane, come quella rapinata a Scandicci, sono le prede più facili di questa criminalità d’importazione, che non ha rispetto né per le nostre leggi né per i nostri valori.
Basta lassismo: azzerare l’immigrazione regolare
Non possiamo più tollerare questa situazione. La Lega, con Matteo Salvini e Roberto Vannacci, lo dice da tempo: serve una svolta radicale. Abrogare i ricongiungimenti familiari, che hanno trasformato l’Italia in un rifugio per famiglie che non si integrano; azzerare l’immigrazione regolare non europea, che alimenta il degrado; e tornare allo ius sanguinis, per garantire la cittadinanza solo a chi ha legami di sangue con l’Italia. Basta con le politiche lassiste di Forza Italia, che con il suo “il governo va bene così” si rende complice di questa deriva. E basta con il buonismo della sinistra, che a Scandicci ignora l’emergenza sicurezza, come denunciato dal consigliere Enrico Meriggi: “La maggioranza dovrebbe stare in strada, non nelle case del popolo”.
Onore agli italiani che reagiscono, ma serve Salvini al Viminale
Il coraggio del 30enne di Scandicci è un esempio per tutti, ma non può essere la soluzione. Gli italiani non possono essere lasciati soli a difendersi da un’ondata di criminalità che ha origine nell’immigrazione incontrollata. Serve un intervento dello Stato, e l’unico che può garantirlo è Matteo Salvini al Viminale. Lui ha già dimostrato di saper fermare gli sbarchi, e con Vannacci al suo fianco può affrontare il problema degli immigrati di seconda generazione. Onore agli italiani che, come il membro di Articolo 52, non si arrendono e difendono i più deboli. Ma ora tocca alla politica: via gli immigrati che delinquono, via le politiche che li favoriscono. L’Italia deve tornare agli italiani, prima che sia troppo tardi.
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