Anziano massacrato in casa da immigrato: lasciato legato e pieno di fratture
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Anziano massacrato in casa: la vendetta feroce di un immigrato a via Taglio

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Un 75enne a Modena, nel cuore del centro storico, è stato sequestrato, pestato a sangue e legato a una sedia nel suo stesso appartamento. Non una rapina, non un furto, ma una vendetta brutale, un atto di pura barbarie orchestrato da un immigrato che, con una ferocia disumana, ha trasformato una casa in una scena da incubo. Questo è il prezzo che paghiamo per aver spalancato le porte a chi porta con sé solo violenza e disprezzo per la nostra gente.
I fatti sono agghiaccianti. L’anziano, già da giorni tormentato da squilli al campanello e silenzi inquietanti, aveva confidato alla famiglia i suoi timori. Segnali ignorati, preludio di un’aggressione premeditata. L’altra sera, il balordo – un immigrato, come emerso dalle indagini – si è introdotto nell’appartamento. Non ha rubato nulla: il suo unico scopo era sfogare un odio personale, forse una ritorsione, massacrando la vittima con una violenza inaudita. Pugni, calci, colpi al volto e al capo, fino a lasciare l’uomo con il naso fratturato, contusioni ovunque e ferite sanguinanti. Poi, non contento, lo ha legato a una sedia e chiuso in casa, come un trofeo della sua crudeltà. Solo l’intervento dei vigili del fuoco, chiamati dalla sorella preoccupata, ha liberato l’anziano da quella prigione.
La città è sotto shock, ma non dovrebbe sorprendere. Questo è il risultato di un’immigrazione selvaggia, di un’accoglienza che ci ha riempito di predatori senza scrupoli. L’aggressore, un immigrato che non ha nemmeno degnato di toccare gli averi della vittima, agiva per puro sadismo, per una vendetta che puzza di una mentalità estranea alla nostra civiltà. E mentre la squadra mobile setaccia i filmati di videosorveglianza per dargli un nome, il 75enne, dimesso dall’ospedale con il corpo e l’anima spezzati, è l’ennesima vittima di un sistema che protegge i carnefici e abbandona gli italiani.
Basta con le favole sull’integrazione. Qui non si tratta di “disagio” o “casi isolati”: è un’invasione che semina terrore nelle nostre strade, nelle nostre case. Quanti anziani dovranno ancora essere massacrati, quante vite distrutte, prima che si dica stop? L’Italia non è un campo di battaglia per immigrati vendicativi: è la nostra terra, e va difesa. Ora.
mi risulta che taluni cittadini della Romagna-Emilia abbiano sul cell il numero per la chiamata diretta al celebre Merdaccini per attivarlo in casi del genere—ma forse è una bufala…