Ilaria Sula, il filippino aveva complici: un altro filippino e un nordafricano

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By V aprile 9, 2025 11:12

Ilaria Sula, il filippino aveva complici: un altro filippino e un nordafricano

Dare la nostra cittadinanza a questi animali parlanti è follia.

Ilaria Sula, un killer freddo e manipolatore: complici immigrati di seconda generazione nell’orrore

Una personalità connotata da freddezza, insensibilità e atteggiamenti in parte fortemente manipolatori”. Così il gip Antonella Minunni descrive Mark Antony Samson, il 23enne filippino di seconda generazione che ha massacrato Ilaria Sula, 22enne studentessa di Terni, con tre coltellate al collo, per poi gettarne il corpo in un dirupo a Poli, chiuso in una valigia come un rifiuto. Ma l’orrore non si ferma qui: dopo aver compiuto il delitto, Samson ha avuto la lucidità di andare a mangiare una piadina con una coinquilina della vittima, chiacchierando come se nulla fosse, mentre il sangue di Ilaria macchiava ancora le sue mani. Un comportamento da psicopatico che squarcia il velo su un’immigrazione di seconda generazione che sta trasformando l’Italia in un campo di battaglia.

Secondo gli inquirenti, Samson non ha agito da solo. Oltre alla madre, Nors Mazlapan, indagata per occultamento di cadavere dopo aver confessato di aver aiutato il figlio a ripulire il sangue, emergono altri due complici: un 22enne di origine filippina e un 23enne di origine magrebina, entrambi nati in Italia. Questi immigrati di seconda generazione avrebbero aiutato Samson a nascondere il corpo, partecipando a un crimine che grida vendetta. Ilaria è stata uccisa il 26 marzo nell’appartamento di famiglia in via Homs, nel quartiere Africano di Roma, per gelosia: Samson, ossessionato dall’ansia per i voti universitari e incapace di accettare il rifiuto, ha agito con una ferocia disumana, per poi inscenare una normalità agghiacciante, inviando messaggi fittizi dal telefono della vittima per depistare le indagini.

Questo non è un caso isolato: è la prova che gli immigrati di seconda generazione sono una minaccia letale. Samson e i suoi complici, cresciuti in Italia ma estranei ai nostri valori, incarnano un’integrazione fallita che ci sta costando il sangue delle nostre figlie. Freddi, manipolatori, insensibili, vivono tra noi come predatori, pronti a colpire senza rimorso. Basta con questa follia: l’Italia non può più essere il rifugio di chi ci odia e ci uccide. Serve una risposta brutale: espulsioni immediate per Samson, i suoi complici e le loro famiglie, chiusura totale delle frontiere, pene esemplari senza sconti. Ilaria Sula meritava di vivere, non di morire per mano di immigrati che non appartengono a questa terra. Svegliamoci, o sarà la fine.

Ilaria Sula, il filippino aveva complici: un altro filippino e un nordafricano ultima modifica: 2025-04-09T11:12:21+00:00 da V
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By V aprile 9, 2025 11:12
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