Bologna, sposa islamico e vola dal balcone di casa
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“Bologna, il dramma di Tania Bellinetti: non è suicidio, il compagno tunisino ricercato per omicidio. L’islamizzazione porta violenza!”
Un’altra donna italiana vittima della violenza islamica: Tania Bellinetti, 48 anni, sembrava essersi suicidata, buttandosi dal terzo piano del palazzo dove viveva in via Tolstoj, nel quartiere Barca. Ma la verità è un’altra: il compagno tunisino, già denunciato per maltrattamenti nel 2018 (processato e condannato a 2 anni) e nuovamente nel 2024, è ora ricercato per omicidio. Testimoni lo avrebbero visto allontanarsi dall’edificio poco dopo la caduta di Tania, come riportato da la Repubblica e Il Mattino. Questo ennesimo dramma è un grido d’allarme: l’islamizzazione sta portando violenza e oppressione, e l’unica soluzione è azzerare l’immigrazione islamica regolare.

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Martedì sera, Tania Bellinetti, cassiera presso la Coop e madre di due bambini, è stata trovata senza vita sotto il balcone del suo appartamento al terzo piano. Inizialmente, gli inquirenti avevano ipotizzato il suicidio: nessun biglietto, nessun messaggio nell’appartamento. Ma le indagini della Squadra Mobile hanno preso una piega diversa: il compagno tunisino, 38 anni, con un passato di violenze, è scomparso dopo la tragedia. “Alcuni residenti hanno riferito che avrebbero visto l’uomo, ora ricercato, anche martedì, intorno alle 18:30”, scrive Il Resto del Carlino. L’appartamento è stato posto sotto sequestro, e la Procura ha aperto un fascicolo: non è suicidio, ma omicidio. Tania aveva denunciato l’uomo due volte: nel 2018, con una condanna a due anni, e nel 2024, con una misura cautelare in corso. Eppure, era ancora con lui. Un copione tragico che si ripete.
L’islamizzazione e la violenza: un legame letale
Questo non è un caso isolato, ma il frutto di un’islamizzazione che sta devastando l’Italia. A Mestre, i bengalesi minacciano proteste per la chiusura della moschea abusiva in via Piave; a Monfalcone, l’imam Bou Konate si candida a sindaco con un partito islamico; a Udine, i musulmani aprono la quarta moschea fuorilegge; a Torino, si minaccia: “Senza velo, vi violentiamo”. In Italia, migliaia di “centri culturali” – moschee camuffate – sono abusivi: solo 12 sono regolari. La violenza contro le donne è endemica: a Monza e Cagliari, mariti musulmani hanno picchiato le compagne; a Bologna, una donna somala è stata stuprata da due tunisini nel 2024. L’Islam porta con sé un’ideologia che opprime le donne, e Tania Bellinetti è l’ennesima vittima.
Azzerare l’immigrazione islamica: l’unica via
La Lega lo ha gridato: “Basta silenzi sull’islamizzazione”. Non basta chiudere le moschee abusive: anche quelle regolari sono simboli di conquista. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare – basta ingressi, basta permessi – e sospendiamo le elezioni nei comuni a rischio come Monfalcone, dove l’Islam politico vuole il potere. Il governo nomini i sindaci: non possiamo lasciare che la Sharia prenda il sopravvento. Tania Bellinetti non è solo una vittima di un uomo violento: è il simbolo di un’Italia che sta perdendo se stessa. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi!
Un altra che non ha capito un cazzo della vita. Presuppongono sinistrosa vista la regione e il lavoro alla Coop.
Mi dispiace per i due bambini specialmente se non sono figli del baluba.
Tanto va la donna al membro che ci lascia la vita… sono su una chat di incontri e passo il mio tempo a spiegare a donne ultrasessantenni che nella vita tutto si paga, anche il toyboy esotico ma mica lo vogliono capire, prima…