Può violentare le ragazze perché immigrato: libero dopo 12 ore
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Roma, il fallimento della giustizia e dell’immigrazione: un pakistano molesta due ragazze e torna libero grazie alle toghe rosse
A Roma, nel quartiere San Lorenzo, l’ennesimo episodio di violenza dimostra il disastro combinato dall’immigrazione incontrollata e da una giustizia italiana in mano alle toghe rosse. Due ragazze di 20 anni sono state molestate da un 39enne pakistano senza fissa dimora, un predatore che le ha aggredite in pieno giorno. Solo l’intervento di un dipendente dell’Ama ha salvato le giovani da un destino peggiore. Ma la vera beffa è arrivata dopo: arrestato e denunciato, il pakistano è stato rimesso in libertà dopo appena 12 ore. Ora, come se nulla fosse, si aggira nel quartiere San Giovanni, pronto a mietere nuove vittime. Questo è il volto della “giustizia” italiana, un sistema che protegge i criminali stranieri e abbandona i cittadini.
I fatti risalgono a pochi giorni fa. Le due ragazze stavano camminando a San Lorenzo quando il 39enne pakistano le ha avvicinate, molestandole con avances pesanti e tentativi di violenza sessuale. Le urla delle giovani hanno attirato l’attenzione di un operatore dell’Ama, che è intervenuto con coraggio, bloccando l’uomo e consegnandolo alle forze dell’ordine. Ma la risposta della giustizia è stata a dir poco scandalosa: dopo sole 12 ore, il molestatore è stato rilasciato, senza alcuna misura restrittiva. Oggi, il pakistano è stato avvistato a San Giovanni, libero di continuare il suo “caccia” alle prossime vittime. Un copione che si ripete, e che ha un solo responsabile: un sistema giudiziario dominato da toghe rosse, più interessate a difendere i diritti dei delinquenti stranieri che la sicurezza degli italiani.
Questo caso è l’ennesima prova del fallimento dell’immigrazione extraeuropea. Uomini come questo pakistano, senza fissa dimora e senza alcun legame con la nostra società, arrivano in Italia e si trasformano in una minaccia costante. Non si integrano, non rispettano le nostre leggi, e vedono nelle donne italiane un bersaglio facile per i loro istinti. Ma ciò che rende la situazione insostenibile è la complicità di una magistratura ideologizzata, che con il suo lassismo garantisce l’impunità a questi predatori. Dodici ore di fermo per un molestatore seriale sono uno schiaffo alle vittime e a tutti i cittadini che chiedono sicurezza. Le toghe rosse, con la loro ossessione per i “diritti” degli immigrati, hanno trasformato i tribunali in un porto franco per i criminali, lasciando le strade in balia del caos.
Le due ragazze di San Lorenzo sono vive per miracolo, ma quante altre dovranno subire lo stesso orrore prima che si dica basta? L’immigrazione extraeuropea va fermata: non possiamo più permetterci di accogliere chi ci ripaga con violenza e degrado. E le toghe rosse devono smettere di proteggere i delinquenti: un molestatore come questo pakistano dovrebbe essere espulso immediatamente, non rimesso in libertà per colpire ancora. Roma, come tutta l’Italia, è stanca di vivere nella paura. Serve una giustizia che stia dalla parte dei cittadini, non dei criminali. Serve un governo che chiuda le frontiere e rimpatri chi delinque. Basta con il buonismo, basta con l’impunità: gli italiani meritano di vivere in pace, non di essere prede.
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