Milano, madonnine sradicate nei quartieri islamici: Italia sotto l’assedio della Sharia – VIDEO
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“Milano, madonnine distrutte nei quartieri islamici: l’Italia sotto l’assedio della Sharia, fermiamo l’islamizzazione!”
Milano, madonnine fatte a pezzi nei quartieri islamici pic.twitter.com/XByNyjphg4
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) April 12, 2025
L’islamizzazione dell’Italia è una minaccia che cresce ogni giorno: a Milano, le madonnine vengono fatte a pezzi nei quartieri islamici, simbolo di un’invasione che sta distruggendo la nostra identità. Secondo il Pew Research Center, in Italia ci sono 2,8 milioni di musulmani, il 4,8% della popolazione, e la maggioranza di questi sono “non integrati, non rispettosi delle nostre leggi e dei nostri valori”. Molti sono legati a “gruppi estremisti e terroristici, che minacciano la nostra sicurezza e la nostra pace”. L’Italia è sotto assedio, e l’unica soluzione è una guerra di riconquista: azzeriamo l’immigrazione islamica regolare e sospendiamo le elezioni nei comuni a rischio.
Quartieri islamici: zone franche di violenza e Sharia
“In alcune città, come Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli, si sono già formate delle zone a forte presenza islamica, dove si assiste a fenomeni di segregazione, di violenza, di illegalità, di radicalizzazione”, denunciano i cittadini. “In queste zone, le donne musulmane sono costrette a portare il velo, i bambini sono educati secondo i principi del Corano, le moschee sono luoghi di propaganda e di reclutamento, i commercianti sono sottoposti alla tassa islamica, i cristiani sono perseguitati”. A Milano, le madonnine vengono distrutte, un oltraggio alla nostra fede. A Monfalcone, i musulmani ignorano le sentenze e pregano in moschee abusive; a Mestre, i bengalesi minacciano proteste; a Udine, aprono la quarta moschea fuorilegge; a Torino, si urla: “Senza velo, vi violentiamo”. In Italia, migliaia di “centri culturali” sono abusivi: solo 12 moschee sono regolari. La Sharia sta prendendo il controllo.
L’islamizzazione distrugge l’Italia: una guerra di riconquista
“Questi sono i segnali di un’islamizzazione in atto, che va contrastata con fermezza e determinazione, prima che sia troppo tardi”, gridano i cittadini. “Non possiamo permettere che il nostro Paese diventi ostaggio degli islamici, che vogliono imporre la loro religione e la loro legge a tutti, anche a chi non li condivide. Non possiamo rinunciare alla nostra identità e alla nostra sovranità, che sono il frutto di secoli di storia e di civiltà. Non possiamo accettare che la nostra democrazia e i nostri diritti siano messi in pericolo da una minoranza che non rispetta le regole del vivere comune”. A Monfalcone, Bou Konate si candida a sindaco con il partito islamico Italia Plurale; a Fontanelle, una chiesetta rischia di diventare moschea; a Perugia, tre tunisini hanno pestato un convertito al cristianesimo; a Bologna, Tania Bellinetti è stata uccisa dal compagno tunisino. “Urge una grande guerra di riconquista del territorio. ‘Prima gli italiani’ deve essere il faro, non uno slogan: stop ricongiungimenti familiari e stop case popolari agli invasori”.
Azzerare l’immigrazione islamica: salviamo l’Italia!
“Ognuno ha il diritto naturale a vivere tra i propri simili. Non è ‘razzismo’: è l’ordine naturale delle cose. Altrimenti finiamo come il la famosa foto: faranno a casa nostra quello che fanno a casa loro”, avvertono i cittadini. “E a farlo sono i regolari. Dicono, gli economisti a libro paga dei padroni, che ne abbiamo bisogno perché ci sono meno lavoratori giovani da sfruttare e, quindi, i padroni dovrebbero aumentare gli stipendi”. Ma è una menzogna: “Noi, invece, chiediamo al governo di intervenire con urgenza, per fermare l’immigrazione clandestina e regolare islamica. Chiediamo anche ai cittadini di essere vigili e responsabili, di non cadere nella trappola dell’indifferenza e della paura, di difendere il nostro Paese e i nostri valori. Questa è la nostra sfida e il nostro dovere, come italiani e come cristiani”. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, sospendiamo le elezioni a Monfalcone, e lasciamo che il governo nomini i sindaci. Le madonnine distrutte a Milano sono un monito: se non fermiamo l’Islam, l’Italia diventerà un califfato. Svegliamoci, ora!
Interessante… la Madonna è riconosciuta dall’islam come madre del profeta Gesù Cristo e viene onorata quindi se la attaccano vuol dire che di mezzo ci sono i soliti cazzoni ignoranti come la merda.
Anche qui con quattro bastonate in faccia li si riducono a più miti consigli…