Pd accoglie i clandestini inviati in Albania e protesta: “Erano ammanettati”
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Albania, i clandestini arrivano a Gjader: il PD li accoglie come vittime mentre le toghe rosse preparano il loro ritorno in Italia
Oggi, 11 aprile 2025, al porto di Shengjin, in Albania, sono sbarcati 40 clandestini, trasferiti da Brindisi a bordo della nave Libra della Marina Militare Italiana. I tre pullman che li hanno trasportati al centro di Gjader, scortati da camionette di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, sono arrivati a destinazione sotto gli occhi di alcuni giornalisti e dell’europarlamentare del PD Cecilia Sala. Ma ciò che indigna è il copione che si ripete: i clandestini, ammanettati perché si tratta di delinquenti con decreti di espulsione, vengono trattati come vittime dalla sinistra, che protesta per il loro trattamento, mentre le toghe rosse sono già pronte a riportarli in Italia, vanificando ogni sforzo per arginare l’invasione.
Questi 40 individui, di nazionalità tunisina, egiziana, bengalese, pachistana, algerina, georgiana, nigeriana e moldava, non sono “migranti in cerca di un futuro migliore”, come vorrebbe farci credere il PD. Sono irregolari, molti dei quali con precedenti penali, provenienti dai CPR di Bari, Torino, Trapani, Gorizia, Milano e Brindisi. Il centro di Gjader, costruito nell’ambito del Protocollo bilaterale tra Italia e Albania, dovrebbe trattenerli fino a 18 mesi, in attesa che i loro Paesi di origine accettino il rimpatrio. Ma il PD, con Cecilia Sala in prima linea, non perde occasione per trasformarli in martiri, denunciando un presunto “trattamento inumano” solo perché sono stati ammanettati. È questa la loro idea di giustizia? Difendere delinquenti e non i cittadini italiani?
La verità è che il PD non vuole soluzioni al problema dell’immigrazione clandestina: vuole solo perpetuare un sistema di accoglienza indiscriminata che ha già devastato l’Italia. Cecilia Sala, presente al porto di Shengjin e al centro di Gjader, non rappresenta gli italiani, ma un’ideologia che considera i clandestini come vittime da coccolare, mentre gli italiani vivono nel terrore di rapine, violenze e stupri. E mentre la sinistra piange per i “poveri migranti”, le toghe rosse sono già al lavoro per riportarli in Italia. Lo abbiamo visto in passato: a ottobre, novembre e gennaio, i giudici italiani hanno bloccato il trattenimento dei migranti nei centri albanesi, costringendo il governo a rimandarli indietro. È solo questione di tempo prima che anche questi 40 delinquenti tornino a piede libero nelle nostre città.

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Il centro di Gjader, insieme a quello di Shengjin, è costato all’Italia 670 milioni di euro in cinque anni, un investimento per fermare l’invasione clandestina e processare le richieste di asilo fuori dai nostri confini. Ma a cosa serve, se il PD e le toghe rosse continuano a sabotare ogni iniziativa? Questi clandestini non hanno diritto d’asilo, sono irregolari con decreti di espulsione: dovrebbero essere rimpatriati, non accolti come eroi. Invece, la sinistra li usa per alimentare la sua propaganda, mentre gli italiani pagano il prezzo di un’immigrazione che porta solo degrado e violenza.
Basta con questa farsa. I clandestini devono essere espulsi, non coccolati. Il PD deve smettere di difendere chi ci minaccia, e le toghe rosse devono smettere di ostacolare la giustizia. L’Italia non può più essere il campo profughi d’Europa: è ora di chiudere le frontiere, rimpatriare chi delinque e mettere al primo posto la sicurezza degli italiani. Altro che “vittime”: questi sono invasori, e il PD è il loro complice. Sveglia, prima che sia troppo tardi!
E chi cacchio sarebbe questa “cecilia sala”, la figlia di qualche massone di merda incazzato per la fine del “magna magna” globalista?
Una che non ha un cazzo da fare, niente da pensare perché il cervello è assente.