Soumahoro guida la rivolta islamica a Monfalcone contro l’Italia
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“Monfalcone sotto la Sharia: Soumahoro e Bou Konate guidano la rivolta islamica, l’Italia è in pericolo!”
L’islamizzazione di Monfalcone è una realtà spaventosa: le comunità islamiche radicali sfidano le sentenze del Consiglio di Stato, continuando a pregare nelle moschee abusive Darus Salaam e Baitus Salat, e dichiarano: “Prevale la legge islamica”. A capo di questa rivolta c’è l’eversore Aboubakar Soumahoro, che scrive sui social: “Monfalcone è una città plurale. Dipingerla, come qualcuno tenta di fare per altri fini, come una realtà dove vengono soffocate le persone non è una visione in cui voglio star dentro. Siamo chiamati a favorire uno spirito di reciprocità, conoscenza e di coesione per il benessere di Monfalcone e dell’Italia. La politica deve unire e non dividere”. Parole ipocrite da un uomo toccato da scandali di fondi intascati dalle cooperative per migranti gestite dalla moglie e dalla suocera, ora alla guida di un partito islamico che vuole la Sharia. L’Italia è sotto attacco, e l’unica soluzione è azzerare l’immigrazione islamica regolare.
La rivolta islamica di Monfalcone: Soumahoro e Konate contro la legge
Soumahoro, “ex eroe della sinistra” caduto in disgrazia per scandali, è impegnato in una campagna elettorale “casa per casa, strada per strada, al fianco del candidato sindaco di Italia Plurale, l’ingegnere Bou Konate”. La lista di Konate ha 19 candidati, “nessuno dei quali ha origini italiane, tutti musulmani, una sola donna e la maggior parte rappresentanti di associazioni culturali islamiche”. È un partito islamico che sfida lo Stato: a Monfalcone, i musulmani ignorano le sentenze del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso del Comune contro i centri Darus Salaam e Baitus Salat, dichiarandoli abusivi. Eppure, continuano a pregare, dichiarando apertamente che “prevale la legge islamica”. È un’eversione che ricorda “Sottomissione” di Michel Houellebecq, dove l’Islam scalava il potere grazie a meccanismi demografici: Monfalcone è il laboratorio di un’Italia che sta cadendo sotto la Sharia.

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La Sharia in azione: Konate e Soumahoro vogliono un califfato
Bou Konate, ex assessore a Monfalcone e imam, è il volto di questa rivolta. “Abdullah Samrat, referente della comunità islamica, nonostante abbia cercato di abbellire i suoi manifesti elettorali con il tricolore, impone il velo integrale alle ragazzine e costringe le mogli a camminare tre passi dietro al marito. Diktat che provengono direttamente dall’Imam della sua moschea”, scrive Il Tempo. Konate stesso ha umiliato una giornalista di Fuori dal Coro, definendola “troppo piccola” per risponderle, mostrando il disprezzo islamico per le donne. Soumahoro, con la sua retorica di “coesione”, nasconde un piano eversivo: trasformare Monfalcone in un califfato, dove la Sharia regna sovrana. A Mestre, i bengalesi minacciano proteste per via Piave; a Udine, aprono la quarta moschea abusiva; a Torino, si urla: “Senza velo, vi violentiamo”. In Italia, migliaia di “centri culturali” sono fuorilegge: non esistono moschee regolari. Eppure nessuno le sgombera. Gli stessi che, invece, inviavano elicotteri a cacci di bagnanti solitari durante i lockdown.
L’islamizzazione è eversione: azzeriamo l’immigrazione!
La Lega lo ha gridato: “Basta silenzi sull’islamizzazione”. Soumahoro e Konate sono eversori: vogliono la Sharia, non l’integrazione. A Fontanelle, una chiesetta rischia di diventare moschea; a Firenze, le scuole indottrinano i bambini al migrazionismo; a Perugia, tre tunisini hanno pestato un convertito al cristianesimo; a Bologna, Tania Bellinetti è stata uccisa dal compagno tunisino. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare – basta ingressi, basta permessi – e sospendiamo le elezioni a Monfalcone. Il governo nomini il sindaco: un partito islamico al potere sarebbe la fine. Monfalcone è il simbolo di un’Italia che sta cadendo: se non fermiamo Soumahoro e Konate, la Sharia sostituirà la Costituzione. Svegliamoci, prima che sia troppo tardi!
Un altro baluba da castrare…
ringraziamo il PD per averlo portato in Parlamento!