Studentessa violentata a Roma davanti al portone di casa
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Roma, studentessa terrorizzata da un immigrato: “Ora ho il terrore di uscire” – Basta con l’invasione incontrollata!

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Roma è ormai una città dove le donne non possono più sentirsi sicure, nemmeno davanti al portone di casa. Martedì 8 aprile 2025, intorno alle 20, una studentessa di 22 anni ha vissuto un incubo: un uomo “dalla carnagione scura” ha tentato di violentarla proprio davanti alla sua abitazione. Solo le urla disperate della ragazza, che hanno attirato l’attenzione dei residenti, hanno messo in fuga il predatore. Ma il trauma resta: “Ora ho il terrore di uscire”, ha dichiarato la giovane, dando voce a un’angoscia che accomuna sempre più donne nella capitale. Questo ennesimo episodio è la prova lampante di un’immigrazione incontrollata che sta trasformando le nostre città in giungle, dove gli immigrati diventano una minaccia costante.
I fatti parlano da soli. La studentessa stava tornando a casa dopo una giornata di studio, un momento di normalità che si è trasformato in un incubo. L’uomo, descritto come “dalla carnagione scura” – un dettaglio che troppo spesso ricorre in queste cronache – l’ha aggredita senza esitazione, tentando di abusare di lei. Le grida della ragazza hanno evitato il peggio, ma il danno psicologico è irreparabile. Come può una giovane donna sentirsi al sicuro in una città dove un immigrato può aggredirla sotto casa sua, in pieno centro, alle 20 di sera? La risposta è semplice: non può. E la colpa è di un’immigrazione selvaggia che ha spalancato le porte a individui che non hanno alcun rispetto per le nostre leggi, la nostra cultura e le nostre donne.
Questo non è un caso isolato, ma parte di un’ondata di violenza che vede gli immigrati come protagonisti. Da San Lorenzo a San Giovanni, le cronache romane sono piene di episodi simili: molestie, tentativi di stupro, aggressioni. E mentre le vittime vivono nel terrore, i responsabili – spesso stranieri senza fissa dimora o di seconda generazione – continuano a girare indisturbati, pronti a colpire ancora. La studentessa di 22 anni ora ha paura di uscire di casa, e come darle torto? La sua vita è stata stravolta da un uomo che non dovrebbe nemmeno essere qui, in un Paese che non riesce più a proteggere i suoi cittadini.
Basta con il buonismo, basta con le frontiere aperte. L’immigrazione extraeuropea sta distruggendo il tessuto sociale delle nostre città, trasformando le strade in un campo di battaglia dove le donne sono le prime vittime. Serve un’azione drastica: chiusura delle frontiere, espulsioni immediate per chi delinque, e un controllo rigoroso su chi entra in Italia. Non possiamo più permettere che le nostre figlie vivano nella paura, che una studentessa debba temere di tornare a casa la sera. Roma, come tutta l’Italia, merita sicurezza, non predatori. È ora di dire basta: gli immigrati che portano violenza devono andarsene, e chi li difende deve smettere di nascondersi dietro un’ipocrita retorica dell’accoglienza. La misura è colma.
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