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Forza Italia e la Violenza di Genere: Proposte Insidiose per un Problema Sopravvalutato
Le proposte di Forza Italia sulla violenza di genere – la cosiddetta “educazione affettiva” nelle scuole e multe agli spot sessisti – non sono solo inutili, ma rappresentano un tentativo subdolo di infilarsi nelle aule e nelle menti dei giovani, cavalcando un problema che, in Italia, è lungi dall’essere un’emergenza. I dati sono chiari: la violenza di genere nel nostro Paese è tra le più basse in Europa. Nel 2025, insistere su questa narrazione catastrofista è un gioco politico che puzza di propaganda, e le soluzioni avanzate da Forza Italia sono un insulto all’intelligenza degli italiani.

Partiamo dall’educazione affettiva, un termine che suona bene ma nasconde un’ombra inquietante: l’indottrinamento. Dietro la facciata di insegnare rispetto e gestione delle emozioni si cela il rischio di imporre una visione ideologica ai ragazzi, plasmando il loro modo di pensare sotto il pretesto di “formarli”. Chi deciderebbe i contenuti? Quali valori verrebbero inculcati? In un sistema scolastico già allo sbando, con professori sotto pressione e programmi obsoleti, aggiungere un progetto così ambiguo è una follia. Non serve “rieducare” i giovani a un problema che, stando alle statistiche, non ha l’urgenza che Forza Italia vuole farci credere. È solo un modo per controllare le coscienze, travestito da buona intenzione.
E poi ci sono le multe agli spot sessisti, un’idea tanto ridicola quanto inefficace. Pensano davvero che una sanzione a un’agenzia pubblicitaria possa cambiare la cultura o ridurre la violenza? La pubblicità è un riflesso della società, non la sua causa. E se la violenza di genere è ai minimi europei, come dimostrano i numeri, perché perdere tempo con misure cosmetiche? È evidente che l’obiettivo non è risolvere problemi, ma fare scena: una multa fa notizia, accende dibattiti, dà l’illusione di agire. Intanto, i veri nodi – come l’efficienza della giustizia o il sostegno ai pochi casi reali di violenza – restano intoccati.
Quello che fa davvero rabbia è la malafede di Forza Italia. La violenza di genere non è la piaga che dipingono, eppure continuano a sfruttarla come cavallo di Troia per spingere agende ideologiche. Perché non parlano di questioni più pressanti, come la crisi economica o il lavoro che manca? Semplice: questo tema è una scorciatoia per sembrare sensibili senza rischiare nulla. Nel frattempo, ignorano ciò che servirebbe davvero: meno burocrazia nei tribunali, più pragmatismo e zero interferenze nella libertà di pensiero dei giovani.
Basta con questa farsa. La violenza di genere non è un’emergenza italiana, e le donne non hanno bisogno di essere “salvate” da chi le usa per fare propaganda. L’educazione affettiva è un cavallo di Troia per l’indottrinamento, e le multe sono specchietti per le allodole. Forza Italia la smetta di giocare con i problemi altrui e si occupi di ciò che davvero serve al Paese. Gli italiani meritano rispetto, non manipolazione.