Anche questo cardinale difende stupratori e pedofili sbarcati ammanettati in Albania
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Il cardinale Repole difende stupratori e pedofili ammanettati in Albania: un tradimento dell’Italia e della vera fede – Vergogna!

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Il cardinale Roberto Repole, arcivescovo di Torino, ha toccato il fondo con le sue dichiarazioni rilasciate alla Tgr Piemonte della Rai nella Domenica delle Palme, il 13 aprile 2025. Parlando del trasferimento dei 40 clandestini ammanettati al CPR di Gjader, in Albania, ha avuto l’ardire di dire: “Quando vedi migranti condotti via con le manette hai la sensazione che c’è un pezzo di umanità che viene ferita profondamente. Non possiamo rassegnarci a questo”. E ancora, con un tono che sa di minaccia: “Ci sarà un giudizio di coloro che verranno dopo di noi e, per i credenti, c’è anche il giudizio del Signore”. Parole che non solo offendono gli italiani, ma tradiscono il vero spirito della fede cristiana, schierandosi dalla parte di stupratori, pedofili e delinquenti, e non delle vittime italiane. Cardinale Repole, la sua ipocrisia è un insulto: lei non difende l’umanità, ma protegge i mostri, e questo è un affronto alla nostra Patria e a Dio stesso.
Chi sono questi 40 clandestini che Repole piange come fossero martiri? Non sono “migranti” in cerca di salvezza, ma criminali pericolosi, tutti con decreti di espulsione perché socialmente pericolosi. Il 60% di loro ha condanne per reati gravissimi: cinque sono stupratori, uno è un pedofilo nordafricano condannato a 8 anni per detenzione di materiale pedopornografico, adescamento di minori e violenza sessuale aggravata, e un altro ha precedenti per tentato omicidio, porto abusivo di armi, furto e lesioni. Hanno dichiarato false generalità, vissuto in clandestinità e commesso crimini che hanno distrutto vite italiane. Eppure, il cardinale Repole si preoccupa della loro “umanità ferita” dalle manette, ignorando completamente le vittime di questi mostri: i bambini abusati, le donne violentate, gli italiani aggrediti e derubati. Dove era la sua “umanità” per loro?
Il cardinale ha anche commentato la riapertura del CPR a Torino, dicendo: “Credo che si stia cercando di fare il meglio perché sia vissuto in termini umani”. Ma di quale umanità parla? Quella di chi ha stuprato, adescato minori e massacrato cittadini inermi? Repole sembra vivere in un mondo parallelo, dove i criminali stranieri meritano più compassione delle vittime italiane. Le sue parole non sono solo un’offesa alla giustizia, ma un tradimento della fede che dovrebbe rappresentare. La vera carità cristiana non si esercita difendendo i carnefici, ma proteggendo gli innocenti. E il giudizio del Signore, che lui tanto cita, non sarà certo clemente con chi, come lui, si schiera dalla parte del male.
Repole non è solo: si unisce al coro della sinistra, come Cecilia Strada e il PD, che hanno protestato per le manette usate su questi delinquenti, definendoli “poveri migranti” e vedendoli come futuri elettori. Ma mentre la sinistra agisce per interessi politici, un cardinale dovrebbe rispondere a un’autorità superiore: quella di Dio e della giustizia. Invece, Repole sceglie di difendere chi ha commesso crimini orrendi, ignorando il dolore delle vittime italiane e il grido di un popolo che chiede sicurezza. Questo non è cristianesimo: è complicità con il male, un atto di disprezzo verso l’Italia e i suoi cittadini.
Le manette non sono un’offesa all’umanità: sono una misura necessaria per proteggere gli italiani da chi ha già dimostrato di essere una minaccia. Repole dovrebbe sapere che la vera ferita all’umanità è quella inflitta dalle azioni di questi criminali, non dalle manette che li trattengono. La sua retorica buonista è un insulto a chi soffre e a chi, ogni giorno, vive nel terrore di un’immigrazione incontrollata che ha portato solo violenza e degrado. Cardinale Repole, si vergogni: lei non rappresenta i valori cristiani, ma un’ideologia che odia l’Italia e gli italiani. È ora di dire basta: espelliamo i delinquenti, chiudiamo le frontiere e smettiamo di ascoltare chi, come lei, tradisce la nostra Patria e la nostra fede. Sveglia, prima che sia troppo tardi!
Sarebbe meglio che si difenda da sé stesso e dalla sua mente bacata.
farebbe meglio a sistemarsi la berretta ogivale che ha sul cranio che quel ciuffetto che sfugge dal copricapo perché davvero (come dicono a Roma) ..nun se po’ vede’…e andando alla sostanza che ti vuoi aspettare da un soggetto che crede che il signor Dio (titolare della Bibbia e autore della stessa tramite i suoi ghost writers ) esista davvero? Forse non ci crede neppure lui però gli fa comodo così, tanto per giustificare la sua nullafacenza e la sua inutilità
È un mondo al contrario..
Un altro rikkione che si è iscritto al seminario per nascondere la sua frociaggine ed innalzato a falso cardinale dal falso papa bergoglione
Chiesa falsa fatta da falsi sacerdoti che dicono puttanate tutte le volte che parlano, perché parlano a capocchia
Insomma malgrado il precedente suggerimento il ciuffetto sbarazzino nn l’ha ancora aggiustato….che sia un messaggio in codice? Uhmmmm