I migranti di don Biancalani violentano: Vaticano è complice
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Le vittime dovrebbero chiedere risarcimenti non solo a don Barcone ma anche al Vaticano e ai ricchi vescovi della CEI.
Vicofaro, un covo di delinquenti sotto l’ala di Don Biancalani: il governo sgomberi subito, il vescovo e Bergoglio sono complici di questi crimini!
È un’indecenza che non può più essere ignorata, un bubbone che infetta Pistoia e sfida ogni logica di giustizia e sicurezza: la parrocchia di Vicofaro, gestita da Don Massimo Biancalani, non è più un luogo di culto né un centro di accoglienza, ma un vero e proprio covo di delinquenti, un ricettacolo di criminali che seminano terrore e degrado. Rapine, stupri, accoltellamenti, spaccio: i reati commessi dagli immigrati ospitati da Biancalani sono un elenco dell’orrore che va avanti da anni, e nessuno – né il governo, né la Diocesi, né il Vaticano – ha il coraggio di fermare questo scempio. È una vergogna nazionale, un tradimento verso i cittadini italiani, e i responsabili hanno nomi precisi: il governo, il vescovo Fausto Tardelli e Papa Bergoglio, tutti complici di questa accoglienza criminale che sta distruggendo Vicofaro e non solo!
Un covo di criminali: i reati di Vicofaro parlano chiaro
La lista dei crimini commessi dagli ospiti di Biancalani è un pugno nello stomaco, un campionario di violenza che non può lasciare indifferenti. Dal 2017 a oggi, la parrocchia di Vicofaro è diventata sinonimo di degrado e paura:
- Ottobre 2017: un richiedente asilo viene arrestato per spaccio di droga, ma Biancalani lo difende pubblicamente.
- Marzo 2018: un ospite minaccia con un coltello un ragazzo maliano, mentre un altro viene fermato per spaccio.
- Aprile 2020: una rissa violenta tra due migranti con pezzi di ferro lascia i residenti terrorizzati.
- Marzo 2021: due gambiani arrestati per spaccio in pieno centro a Pistoia.
- Aprile 2024: risse interne lasciano feriti, con due migranti al pronto soccorso.
- Dicembre 2024: un liberiano tenta di stuprare una ragazza nella canonica, salvata solo dall’intervento di altri immigrati.
- Gennaio 2025: un duplice accoltellamento tra due migranti per una disputa interna.
- Febbraio 2025: un gambiano accoltella un nigeriano alla gola e una troupe di Rete 4 viene aggredita a sassate.
- Aprile 2025: Mohamd Lghaoui e Adel Cherni, entrambi clandestini, rapinano due minori con un coltello; Lghaoui palpeggia e bacia una quindicenne contro la sua volontà.
Questo non è un centro di accoglienza, è un covo di stupratori, ladri e violenti! I residenti di Vicofaro vivono un incubo quotidiano: schiamazzi, sporcizia, escrementi in strada, spaccio davanti alle scuole, minacce. La comunità parrocchiale è crollata, da 7.000 fedeli a poche decine, perché nessuno vuole pregare in una chiesa trasformata in dormitorio, tra materassi sporchi e topi. Biancalani, invece di chiedere scusa, difende i suoi “ospiti” – persino gli stupratori – e attacca le istituzioni. Ma la responsabilità non è solo sua.
Il governo dorme, il vescovo e Bergoglio sono complici
Dopo anni di governo, cosa aspetta l’esecutivo a sgomberare questo centro abusivo? Ordinanze di sgombero ci sono state, ma restano carta straccia. Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, ha denunciato più volte il fallimento dell’integrazione a Vicofaro, eppure nulla cambia. Dove sono le promesse di sicurezza? Dove sono i decreti, le espulsioni, le ruspe? Questo governo ha fallito, lasciando i cittadini in balia di un prete irresponsabile e dei suoi protetti criminali. Sgomberate Vicofaro ora, senza se e senza ma! Ogni giorno che passa è un rischio in più per i cittadini, un’altra vittima potenziale di questa accoglienza scellerata.
Ma la colpa non è solo del governo. Il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, è complice diretto di questo disastro. Invece di richiamare Biancalani all’ordine, lo sostiene apertamente, arrivando addirittura a invitare altri parroci a seguire il suo “modello” di accoglienza. Un modello che produce stupri, rapine e accoltellamenti! Tardelli ha il dovere di proteggere i fedeli e la comunità, non di avallare un esperimento sociale che ha trasformato una parrocchia in un covo di delinquenti. La sua inerzia è un tradimento, e il sangue delle vittime di Vicofaro ricade anche sulle sue mani.
E poi c’è Papa Bergoglio, il vertice di questa piramide di complicità. Negli ultimi anni, Francesco ha più volte elogiato l’accoglienza di Biancalani, definendola un esempio di “Chiesa in uscita” e lodando il suo impegno per i migranti. Ma quale esempio? Quello di ospitare stupratori e spacciatori? Di trasformare luoghi sacri in dormitori sporchi e pericolosi? Bergoglio, con il suo buonismo cieco, ha benedetto un’accoglienza criminale che sta distruggendo comunità intere, a partire da Vicofaro. Le sue parole sono un incoraggiamento per Biancalani, un via libera a continuare sulla strada del caos e della violenza. Anche lui è responsabile: il Papa dovrebbe difendere i valori cristiani e la sicurezza dei fedeli, non avallare un disastro che calpesta entrambi.
Basta, è ora di agire!
Vicofaro non è più una parrocchia, è una bomba a orologeria. Gli immigrati di Biancalani sono un pericolo pubblico: spacciatori, stupratori, violenti. Questo covo di criminali va sgomberato immediatamente. Basta con il buonismo, basta con le scuse, basta con l’inazione. Il governo intervenga, la Diocesi rimuova Biancalani, i clandestini siano espulsi. I cittadini di Vicofaro meritano sicurezza, non paura. Sveglia, Italia: se non si agisce ora, il prossimo crimine sarà sulle coscienze di chi ha chiuso gli occhi!
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