Articolo 52, cittadini arrestano spacciatore africano a Piacenza
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A Piacenza, è attiva la “gang dei Faraoni”, i cui affiliati sono giovani nordafricani che gestiscono il territorio dello spaccio con la violenza. pic.twitter.com/fZDMktjbBD
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 14, 2025
Piacenza, il quartiere di Viale Dante si ribella: cittadini e polizia uniti arrestano uno spacciatore nordafricano – Basta con i pusher stranieri!
A Piacenza, il 12 aprile 2025, gli abitanti di Viale Dante hanno detto basta alla piaga dello spaccio che da troppo tempo infesta il loro quartiere. In un’azione corale e determinata, i cittadini hanno collaborato con la polizia per inseguire e arrestare un giovane spacciatore nordafricano, irregolare sul territorio nazionale, che seminava cocaina e paura. Questo episodio non è solo una vittoria della giustizia, ma un grido di esasperazione di un quartiere stanco di vivere sotto la minaccia di pusher stranieri, che l’immigrazione incontrollata ha riversato sulle nostre strade. È ora di dire basta: l’Italia non può essere il rifugio di delinquenti che avvelenano le nostre città!
Nel pomeriggio di sabato, gli investigatori della Narcotici della Questura di Piacenza, durante un controllo straordinario in Viale Dante, hanno notato il giovane nordafricano mentre scambiava qualcosa di sospetto con un’altra persona. Gli agenti sono intervenuti immediatamente, ma lo spacciatore, con una mossa fulminea, è balzato su una bicicletta elettrica modificata ed è fuggito a tutta velocità. È iniziata così una caccia all’uomo che ha visto un intero quartiere unirsi alla polizia per fermare il criminale. Un agente a piedi è stato prontamente accolto a bordo da un automobilista, mentre altri poliziotti lo inseguivano a piedi e in auto. Ma il contributo decisivo è arrivato dagli abitanti di Viale Dante: alcuni di loro hanno indicato agli agenti il punto esatto in cui il fuggitivo aveva gettato la droga, mentre un altro cittadino, dalla finestra di casa, ha chiamato il 113 per segnalare il momento in cui lo spacciatore si era disfatto di un involucro.
Grazie a questa collaborazione, gli uomini della Questura hanno recuperato 10 dosi di cocaina, per un peso di 4,3 grammi, e hanno bloccato il nordafricano dopo un inseguimento rocambolesco. Sottoposto a perquisizione, il pusher è stato trovato in possesso di 840 euro in banconote di piccolo taglio, chiaro provento dello spaccio. La bicicletta elettrica, modificata per essere più veloce, è stata sequestrata in vista della confisca. Lo spacciatore, irregolare in Italia e con precedenti penali, è stato arrestato in flagranza per spaccio di stupefacenti e ora attende il processo per direttissima. Inoltre, l’Ufficio Immigrazione si occuperà di avviare le procedure per il suo allontanamento dal territorio nazionale. Finalmente un segnale di giustizia, ma non basta.
Viale Dante è da tempo teatro di proteste degli abitanti, esasperati dalla presenza di numerosi pusher, quasi tutti stranieri, che spacciano alla luce del sole, avvelenando il quartiere con droga e degrado. Solo pochi giorni prima, il 7 aprile, un altro spacciatore egiziano era stato arrestato nella stessa zona, con il complice denunciato, durante un controllo della Squadra Mobile. Questi episodi dimostrano che l’immigrazione irregolare non porta solo “diversità culturale”, ma criminalità che minaccia la sicurezza dei cittadini. Gli italiani sono stanchi di vivere nella paura, di vedere le loro strade trasformate in mercati della droga, di assistere al silenzio complice di chi difende i “poveri migranti” anche quando sono delinquenti.
Il coraggio dei cittadini di Viale Dante è un esempio per tutti: quando le istituzioni non riescono a garantire sicurezza, il popolo si organizza per difendersi. Ma non dovrebbe essere così: lo Stato deve fare il suo dovere, espellendo immediatamente chi delinque e chiudendo le frontiere a un’immigrazione che ci sta soffocando. Questo spacciatore nordafricano, con la sua bicicletta elettrica e le sue dosi di cocaina, è il simbolo di un fallimento: quello di un sistema che permette a irregolari di restare in Italia, liberi di avvelenare le nostre comunità. Basta con il buonismo, basta con l’accoglienza indiscriminata. Gli italiani meritano di vivere in pace, non di inseguire pusher per le strade. È ora di agire: fuori i delinquenti stranieri, subito!
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