Questura di Milano: “Insicurezza è percezione mediatica”
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Questore Megale, vergogna! Nega l’emergenza criminalità a Milano e attacca le ronde di Articolo 52 mentre i maranza ci massacrano

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Il questore di Milano, Bruno Megale, ha toccato il fondo: durante il 173esimo anniversario della Polizia di Stato, il 10 aprile 2025, ha dichiarato che “la sicurezza è migliorata”, vantandosi di 50 arresti di “maranza” e oltre 540 rimpatri nel 2024, e attribuendo l’insicurezza dei cittadini a una “iper-rappresentazione mediatica”. Non contento, aveva attaccato le ronde di Articolo 52, che cercano di difendere i milanesi dai delinquenti, definendo i loro interventi “violenza privata” da contrastare. Questore Megale, si vergogni: mentre i “maranza” ci massacrano, lei nega l’emergenza criminalità e colpisce chi prova a proteggersi. Milano è al collasso, e le autorità sono complici di questo disastro!
Megale sostiene che i reati siano in calo, citando una diminuzione generale nel 2024 e un aumento degli arresti dell’11%, con 5.011 persone fermate. Ma questi numeri sono una beffa: il 50% degli arrestati sono stranieri extracomunitari, e tra i “maranza” – giovani di seconda generazione spesso nordafricani – su 50 arrestati, 18 erano minorenni, di cui 11 stranieri non accompagnati. Questi delinquenti continuano a rapinare, aggredire e spacciare, spesso armati di coltelli e spray urticanti, come dimostrano le 1.500 aggressioni denunciate dal personale dei trasporti in Lombardia nel 2024, più di 4 al giorno. E Megale osa parlare di “sicurezza migliorata”? I cittadini vivono nel terrore: a Corso Como, un “maranza” è stato punito dopo un furto; al Corvetto, le proteste dopo la morte di Ramy Elgaml sono sfociate in violenza. Altro che “iper-rappresentazione mediatica”: questa è la realtà che Megale rifiuta di vedere!
Milano non è più sicura: è un campo di battaglia. I “maranza” si vantano sui social: “Faccio quello che voglio, mi avete dato la cittadinanza”, protetti da una sinistra che li coccola e da un questore che chiude gli occhi. I 540 rimpatri sono una goccia nel mare: serve un’azione drastica, con espulsioni di massa, revoca della cittadinanza per chi delinque e stop ai ricongiungimenti familiari. Megale, invece di negare l’evidenza e attaccare chi si difende, dovrebbe fare il suo lavoro: arrestare i “maranza”, non i cittadini che reagiscono. Basta con questa ipocrisia: Milano merita sicurezza, non bugie! Sveglia, prima che sia troppo tardi!
Ma il “questore” con il suo compagno di merende caro beneamato “sindaco” di Milano cosa pensano di nascondere? Cosa vogliono di far credere alle persone, pensano che siano così sprovveduti? Non contemplo i sinistrosi perché inclassificabili in un mondo normale.
Vabbè, vorrà dire che se incontro il questore e lo bastono potrò dire che la sua è solo una percezione di legnate in testa e quindi non mi deve scocciare con accuse varuie…