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Quando non passa giorno senza la notizia di stupri commessi da immigrati, significa che lo Stato ha fallito.

Milizie Nazionali Subito: Dopo gli Stupri, lo Stato ha Fallito, i Cittadini Devono Difendersi Legalmente!

L’Italia è un campo di battaglia, e lo Stato ha alzato bandiera bianca davanti a un’ondata di crimini che sta distruggendo le vite delle nostre donne e la sicurezza delle nostre città. Da Modena a Mestre, da Torino a Formigine, gli stupri commessi da immigrati e sedicenti minori sono un bollettino di guerra che non possiamo più ignorare: una 65enne violentata a Modena da un presunto minore non accompagnato; una 32enne sequestrata e stuprata da un gruppo di stranieri a Mestre; due pazienti aggredite alle Molinette di Torino da un iracheno richiedente asilo; una ragazza molestata a Parma su un autobus da un 50enne straniero. Lo Stato, con leggi assurde come la Zampa e scarcerazioni scandalose, protegge i criminali e abbandona i cittadini. È ora di agire: istituiamo milizie nazionali di cittadini per difenderci legalmente, o sarà il caos!

Questi stupri non sono casi isolati, ma il risultato di un’immigrazione incontrollata e di un sistema che ha perso ogni controllo. A Modena, il 77% dei sedicenti minori controllati nel 2024 erano maggiorenni, a Parma il 100%. Dei 25.000 presunti minori ospitati in Italia, circa 22.000 potrebbero essere adulti, mantenuti a nostre spese con 100-200 euro al giorno, mentre violentano le nostre donne. A Mestre, una 32enne è stata aggredita in pieno centro da immigrati tunisini; a Torino, un iracheno ha violentato una paziente fragile, dichiarato “incapace di intendere e di volere” e lasciato libero; a Formigine, il sindaco PD difende i centri di accoglienza nonostante uno dei loro ospiti abbia stuprato una 65enne. Le nostre donne non sono più al sicuro, e lo Stato, con il suo buonismo suicida, è complice di questo orrore.

Non è più tollerabile: i cittadini, lasciati soli, si stanno organizzando con ronde spontanee e gruppi come “Articolo 52”, ma non basta. Non è giusto che gli italiani debbano agire in una zona grigia della legge, rischiando di essere perseguiti da una magistratura che colpisce i giusti e lascia liberi i delinquenti. Serve una risposta strutturata: istituiamo milizie nazionali, riconosciute legalmente, guidate da ex militari—carabinieri, alpini, finanzieri—e composte da volontari pronti a difendere i quartieri, identificare i clandestini e consegnarli per il rimpatrio immediato. La Costituzione, all’articolo 52, parla chiaro: la difesa della Patria è un dovere sacro. Se lo Stato non sa garantire l’ordine, dia ai cittadini il diritto di farlo alla luce del sole!

Le strade non sono più sicure: 200mila ospiti dei centri d’accoglienza, molti clandestini o finti minori, girano armati e impuniti, mentre le forze dell’ordine inseguono i “giustizieri” invece dei criminali. A San Pelino, tre minorenni marocchini hanno minacciato di stuprare una donna, puntando una pistola al marito; a Milano, nordafricani rubano e finiscono pestati da ronde esasperate. La rabbia cresce, e senza un intervento legale, il rischio di eccessi è dietro l’angolo. Le milizie nazionali sono la soluzione: un esercito civile, disciplinato, che riporti l’ordine dove lo Stato ha fallito, cacciando i delinquenti stranieri senza pietà.

Il governo deve agire ora: abrogare la legge Zampa, chiudere i centri d’accoglienza, rimpatriare i 200mila parassiti che ci strangolano, e dare il via alle milizie nazionali. Se non lo farà, le ronde spontanee si moltiplicheranno, e il caos sarà inevitabile. Le donne italiane meritano di vivere senza paura, non di essere prede di questi mostri. Basta con l’impunità: milizie nazionali, ora, o sarà guerra civile!