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Ennesimo episodio di violenza sessuale nella zona dopo i gravi fatti avvenuti a Busto Arsizio nei giorni scorsi. Sono stati momenti di paura, infatti, quelli vissuti nel pomeriggio di mercoledì da una ragazza italiana, poco più che ventenne, nel parco Falcone e Borsellino, nel pieno centro della Città del Carroccio. La giovane è stata aggredita da uno straniero intorno alla trentina. Il bruto l’ha spinta a terra appoggiandosi poi sopra di lei. Fortunatamente alcuni cittadini sono intervenuti salvando la donna ed allontanando l’aggressore

A sole 48 ore di distanza dallo stupro commesso ai danni di una ragazza di 14 anni da un 21enne nordafricano a Busto Arsizio, poco distante, a Legnano, un 30enne extracomunitario ha sbattuto a terra e poi ha cercato di violentare una ragazza, salvata dall’intervento di alcuni… pic.twitter.com/IatnMzqEK5

— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 17, 2025

Ondata di Violenza in Lombardia: Dopo Busto Arsizio, Tentato Stupro a Legnano, Basta Immigrati Criminali!

La Lombardia è sotto assedio, e l’ondata di violenza commessa da immigrati sta raggiungendo livelli insostenibili. A sole 48 ore dal terribile stupro di una ragazza di 14 anni a Busto Arsizio, per mano di un 21enne nordafricano, un altro episodio sconvolge la regione: a Legnano, un 30enne extracomunitario ha sbattuto a terra una ragazza, tentando di violentarla, ed è stato fermato solo grazie al coraggio di alcuni passanti. Due crimini gravissimi in meno di due giorni, entrambi commessi da immigrati, che gettano un’ombra di paura su ogni cittadino. È un allarme rosso: l’Italia non può più tollerare questa invasione di criminali che minacciano la nostra sicurezza e la vita delle nostre donne!

A Busto Arsizio, lunedì 15 aprile, un 21enne di origini egiziane, residente a Rozzano, ha adescato una 14enne sui social, l’ha attirata in un’area dismessa vicino alla stazione, l’ha costretta a bere mezza bottiglia di vodka e l’ha picchiata selvaggiamente prima di stuprarla. La ragazza, di origini peruviane, è ora in ospedale con una prognosi di 50 giorni, segnata da ferite fisiche e un trauma psicologico devastante. Le sue urla hanno allertato una residente, che ha chiamato il 112, permettendo alla Polizia locale di arrestare il criminale in flagranza, nonostante la sua violenta resistenza. Durante l’interrogatorio, il nordafricano ha avuto la sfrontatezza di dichiarare che la vittima fosse “consenziente”, un’offesa ulteriore a una ragazzina distrutta.

Neanche il tempo di metabolizzare questo orrore, che mercoledì 17 aprile, a Legnano, un 30enne extracomunitario ha aggredito un’altra giovane. L’uomo l’ha sbattuta a terra con brutalità, tentando di violentarla in pieno giorno, ma il suo piano criminale è stato sventato dall’intervento provvidenziale di alcuni passanti, che hanno messo in fuga l’aggressore e salvato la ragazza. La notizia, riportata su X, ha scatenato l’indignazione dei cittadini, ormai stanchi di vivere nel terrore [Post ID: 0]. Questi due episodi, così ravvicinati, non possono essere considerati coincidenze: sono il segnale di un’emergenza che il governo continua a ignorare.

La situazione è fuori controllo. Due immigrati, due crimini efferati, due vittime che porteranno per sempre le cicatrici di queste aggressioni. E tutto questo in meno di 48 ore! Quante altre donne dovranno soffrire prima che le autorità prendano provvedimenti seri? Non possiamo più accettare che immigrati come questo 21enne nordafricano e questo 30enne extracomunitario, spesso con precedenti penali e senza alcun rispetto per le nostre leggi, circolino liberamente nelle nostre città, pronti a colpire. La sicurezza delle nostre figlie, delle nostre sorelle, delle nostre madri è in pericolo, e il governo tace, lasciando che il terrore dilaghi.

Serve un’azione immediata e drastica: espulsione di massa per tutti gli immigrati irregolari, pene severissime per chi commette reati, e un blocco totale dei flussi migratori. Non possiamo più permetterci il lusso del buonismo: ogni giorno che passa, un’altra vita viene distrutta. La Lombardia, e l’Italia intera, non può diventare un campo di battaglia dove le donne sono prede di criminali stranieri. Basta con questa invasione, basta con l’impunità! Vogliamo sicurezza, vogliamo giustizia, vogliamo che i nostri figli possano vivere senza paura!