Centro accoglienza che ospitava stupratore africano protesta: “Sui social ci odiano”

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By V aprile 21, 2025 16:29

Centro accoglienza che ospitava stupratore africano protesta: “Sui social ci odiano”

Tabina, Dopo lo Stupro della 65enne Scoppia l’Odio Contro Orione 80: Basta Ospitare Clandestini a Spese Nostre, Chiudete Tutto!

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Tabina di Magreta è ancora sconvolta dall’orrore: una donna di 65 anni, aggredita il 15 aprile 2025 mentre passeggiava su una stradina di campagna, è stata trascinata in un campo, violentata e massacrata da un 17enne tunisino, un minore straniero non accompagnato ospitato nella struttura Orione 80. Ora, mentre la vittima lotta per riprendersi in ospedale a Baggiovara, dopo un malore che l’ha colpita poche ore dopo essere stata dimessa, sui social esplode l’odio contro la Fondazione Orione 80, accusata di ospitare clandestini a spese dei contribuenti. E chi gestisce la struttura ha persino il coraggio di lamentarsi delle proteste, nonostante uno dei loro “ospiti” abbia commesso un crimine atroce. Basta con questa ipocrisia: chiudete Orione 80 e tutte le strutture simili, ed espellete questi scrocconi!

Il 17enne tunisino, ora trasferito in un carcere minorile ad Ancona, è stato fermato dai carabinieri di Sassuolo e Formigine poche ore dopo l’aggressione, avvenuta alle 11 di martedì. Il Gip ha convalidato il fermo per tentato omicidio, violenza sessuale e rapina, reati pluriaggravati: il minore ha aggredito la 65enne, una donna conosciuta per il suo impegno nel volontariato, mentre passeggiava vicino casa. L’ha trascinata per metri in un campo, le ha stretto lo scaldacollo attorno alla gola tentando di strozzarla, l’ha picchiata brutalmente colpendola al volto, violentata e rapinata della fede nuziale. Solo l’intervento di alcuni passanti, che hanno udito le sue grida disperate, ha impedito che l’aggressore la uccidesse. La donna, soccorsa e trasportata d’urgenza in ospedale, porta i segni di un trauma che la segnerà per sempre.

Ma la vera vergogna è un’altra: Orione 80, la struttura che ospitava questo criminale, è ora al centro di quella che i media definiscono “una campagna d’odio sui social”. I cittadini di Tabina, furiosi, chiedono controlli e la chiusura immediata di un centro che, a spese dei contribuenti italiani, accoglie minori stranieri non accompagnati, spesso problematici e pericolosi. Eppure, gli operatori di Orione 80 e i loro sostenitori si lamentano delle proteste, arrivando a definirle “ingiuriose”, mentre la famiglia della vittima, in un gesto che andrebbe approfondito, li difende. Come possono lamentarsi, quando uno dei loro “ospiti” ha stuprato e quasi ucciso una donna? Questi centri, finanziati con i nostri soldi, sono covi di delinquenza: ospitano clandestini, li mantengono con vitto, alloggio e paghette, e poi si stupiscono se la gente si ribella dopo crimini come questo!

La tensione a Tabina è alle stelle, e tornare alla normalità sembra impossibile. Le polemiche politiche si accendono, con richieste di verifiche sulle procedure di accoglienza e accreditamento di strutture come Orione 80, ma non basta. Questi centri non devono essere controllati, devono essere chiusi! È inaccettabile che i contribuenti italiani finanzino l’accoglienza di immigrati che poi ripagano con violenza e crimini. Orione 80 e tutte le strutture simili sono un insulto alla nostra sicurezza: vanno smantellate, e tutti i clandestini ospitati—spesso giovani come questo 17enne che vivono da parassiti—devono essere espulsi in massa. Non possiamo più tollerare che chi ci stupra e ci aggredisce venga mantenuto con i nostri soldi, mentre chi protesta viene zittito. Basta con l’ipocrisia di chi ospita clandestini e poi si lamenta delle critiche: chiudete tutto, espellete questi criminali, e restituiteci la nostra sicurezza! Prima gli italiani, sempre!

Centro accoglienza che ospitava stupratore africano protesta: “Sui social ci odiano” ultima modifica: 2025-04-21T16:29:04+00:00 da V
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