Troppi stupratori stranieri, ronde di patrioti scortano le donne a casa dalla stazione
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Busto Arsizio, Basta Stupri da Immigrati: Volontari Scortano le Donne alla Stazione Nord, Serve un’Espulsione di Massa!

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Busto Arsizio non ci sta più: dopo l’orrore dello stupro di una ragazzina di 14 anni, aggredita nei giorni scorsi in via Vercelli in un’area dismessa dietro la stazione ferroviaria Nord, la città si mobilita contro gli immigrati che portano violenza e terrore. Un gruppo di volontari, guidati dall’ex poliziotto Massimo Germino, ha deciso di scortare le donne pendolari all’uscita della stazione Nord, un’azione disperata per proteggerle da un’immigrazione selvaggia che ha trasformato Busto in un luogo di paura. È l’ennesima prova che gli immigrati, spesso responsabili di crimini come questo stupro, non meritano di stare in Italia: serve un’espulsione di massa, subito!
L’idea delle “scorte” è nata da Germino, ex agente della penitenziaria ora al provveditorato di Milano, che ha lanciato la proposta sui social: “Un gruppetto di persone adulte e senza paura che, dalle 18 alle 20 circa, si ritrovi alla stazione Nord per poter accompagnare a piedi le donne che tornano a casa da sole”. L’iniziativa, che a Milano sta funzionando, prevede almeno tre volontari per ogni donna, per accompagnarla a casa o nelle vicinanze. Una ventina di cittadini hanno già aderito, e mercoledì 23 aprile 2025 Germino incontrerà l’assessore alla sicurezza Matteo Sabba per discutere i dettagli. Nel frattempo, l’amministrazione valuta l’impiego di associazioni di ex membri delle forze dell’ordine per ronde in divisa, un tentativo di arginare la violenza e i vandalismi che dilagano in città.
Vox ha lanciato la stessa idea a livello nazionale: milizie di volontari legalmente riconosciuti guidati da ex membri di esercito e forze dell’ordine.
Ma non basta: lo stupro della 14enne, avvenuto in un’area dismessa dietro la stazione Nord, è un crimine che ha spezzato il cuore di Busto Arsizio e acceso la rabbia dei cittadini. La ragazzina, una giovane che avrebbe dovuto sentirsi al sicuro nella sua città, è stata aggredita da un immigrato, come spesso accade in episodi simili. La stazione Nord, un luogo di passaggio per pendolari, è diventata una zona a rischio, dove le donne non possono più muoversi senza paura. I volontari di Germino sono un gesto di resistenza, ma non possono essere la soluzione definitiva: non è giusto che i cittadini debbano organizzarsi in ronde per proteggersi da immigrati che stuprano e terrorizzano le nostre ragazze. Busto Arsizio merita di tornare a essere una città sicura, non un terreno di caccia per stranieri che non rispettano le nostre leggi né le nostre donne.
È ora di dire basta a questa invasione! Gli immigrati che commettono crimini come lo stupro della 14enne non hanno diritto di stare in Italia: serve un’espulsione di massa di tutti coloro che delinquono, senza eccezioni. Basta con le strutture di accoglienza che li mantengono a nostre spese, basta con i ricongiungimenti familiari che portano intere famiglie pronte a sfogare la loro violenza sui nostri cittadini. Meloni deve agire con pugno di ferro: chiusura delle frontiere, espulsioni immediate e un intervento militare per riprendere il controllo. Busto Arsizio non si piega, e i suoi cittadini gridano giustizia: fuori gli immigrati stupratori dall’Italia.
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