Africano vuole bruciare tutto: ha il permesso umanitario

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By V aprile 22, 2025 22:17

Africano vuole  bruciare tutto: ha il permesso umanitario

Bolzano, Follia al Centro Emergenza Freddo: Sierra Leone 36enne Tenta di Incendiare la Struttura e Ferisce Agenti, È Ora di Rimpatriare i Criminali

La pazienza degli italiani è finita. A Bolzano, nel Centro Emergenza Freddo di via Pacinotti, un 36enne della Sierra Leone, ospite della struttura e con un lungo elenco di precedenti penali, ha dato vita a una scena di pura anarchia: ubriaco, ha minacciato di incendiare l’edificio, aggredito il personale di vigilanza e, non contento, si è scagliato con pugni e calci contro i poliziotti intervenuti, ferendone due. Questo ennesimo episodio di violenza, avvenuto pochi giorni fa, è la prova lampante di un sistema di accoglienza al collasso, che permette a delinquenti stranieri di trasformare le nostre città in zone franche. Fortunatamente, il Questore Paolo Sartori ha avviato le procedure per revocare lo status di protezione internazionale e procedere al rimpatrio del responsabile, ma la domanda resta: perché individui del genere sono ancora qui?

I fatti, riportati dalla Questura di Bolzano, sono sconcertanti. L’uomo, identificato come K.A., era stato sorpreso a consumare alcolici all’interno del centro, un comportamento vietato. Invitato a lasciare la struttura, ha reagito con minacce e spintoni contro gli addetti alla sicurezza, promettendo di “bruciare tutto”. Quando le Volanti della polizia sono arrivate, la situazione è degenerata ulteriormente: il 36enne, con precedenti per furto, resistenza a pubblico ufficiale e immigrazione clandestina, ha continuato il suo show di provocazioni, colpendo due agenti con pugni al volto e calci al basso ventre. Gli agenti, feriti, hanno dovuto ricorrere a cure mediche, con una prognosi di cinque giorni. Durante il trasporto in Questura, l’aggressore ha persino danneggiato l’auto di servizio, urlando minacce di morte e sferrando calci alle pareti.

Questo non è un episodio isolato, ma l’ennesima conferma di una realtà insostenibile. Come ha denunciato il Questore Sartori, i Centri Emergenza Freddo, pensati per offrire riparo ai senzatetto, sono diventati focolai di criminalità, alimentati da “ospiti” che non hanno alcun rispetto per le leggi del Paese che li accoglie. “Una situazione insostenibile”, ha dichiarato Sartori, sottolineando il continuo dispendio di risorse delle forze dell’ordine, costrette a intervenire per risse, aggressioni e atti di vandalismo legati ad alcol, droga e attività illecite. Solo a gennaio, la polizia ha effettuato 35 interventi nei centri di Bolzano, un numero che parla da solo.

Il 36enne, titolare di un assurdo status di asilo politico nonostante il suo curriculum criminale, è stato arrestato per resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Ma ciò che indigna di più è che individui come lui, con un passato di reati e un presente di violenza, siano ancora liberi di girare in Italia. La decisione di Sartori di richiedere la revoca della protezione internazionale e l’espulsione è un passo nella giusta direzione, ma arriva tardi, dopo che due agenti sono finiti al pronto soccorso e un’intera struttura è stata messa a rischio. Quante altre aggressioni dovremo sopportare prima che il governo chiuda i rubinetti dell’accoglienza indiscriminata?

I bolzanini sono esasperati. “Non possiamo vivere con la paura che ogni angolo della città diventi teatro di questi episodi”, ha commentato un residente di via Pacinotti. “Questi cosiddetti ‘rifugiati’ ci tengono in ostaggio. È ora di mandarli via!”. E come dargli torto? Da Milano a Trento, da Savona a Torino, le cronache italiane sono piene di casi simili: immigrati che, invece di integrarsi, scelgono la via della violenza, minacciando, rapinando, accoltellando e, come in questo caso, tentando di incendiare le strutture che li ospitano. Basta guardare i numeri: secondo il Viminale, nel 2024 il 40% degli arresti per reati violenti ha riguardato cittadini stranieri, una sproporzione che non può più essere ignorata.

È tempo di agire. L’Italia non può essere il rifugio di chi disprezza le sue leggi e mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Rimpatri immediati per i delinquenti, revoca sistematica dei permessi di soggiorno per chi commette reati, e un blocco totale dell’immigrazione clandestina: queste sono le misure che i bolzanini, e tutti gli italiani, pretendono. Il caso di via Pacinotti non è solo una notizia di cronaca, ma un grido d’allarme. Se non fermiamo questa spirale di violenza ora, le nostre città diventeranno invivibili. Basta con le chiacchiere e il buonismo: fuori i criminali dall’Italia, e subito!

Fonte: Notizie tratte da www.ildolomiti.it, www.altoadige.it, www.poliziadistato.it, www.virgilio.it, post su X, 22 aprile 2025

Africano vuole bruciare tutto: ha il permesso umanitario ultima modifica: 2025-04-22T22:17:42+00:00 da V
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