Toghe rosse: riportate in Italia da Albania gli stupratori che chiedono asilo

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By V aprile 22, 2025 19:31

Toghe rosse: riportate in Italia da Albania gli stupratori che chiedono asilo

Le Toghe Rosse Sabotano l’Italia: Un Affronto alla Sicurezza Nazionale!

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È uno scandalo che grida vendetta, un oltraggio che fa ribollire il sangue nelle vene di ogni italiano onesto: le toghe rosse, in combutta con una rete eversiva di avvocati e associazioni pro-migranti, stanno distruggendo ogni tentativo del governo di proteggere i nostri confini e la nostra sicurezza. Non è più tollerabile! Questa magistratura politicizzata, sempre pronta a scavare tra i cavilli legali pur di favorire i clandestini – spesso criminali incalliti – ha sferrato l’ennesimo colpo mortale al Protocollo Italia-Albania, un progetto studiato per scoraggiare l’immigrazione clandestina e alleggerire la pressione su un Paese già allo stremo. E tutto questo a nemmeno quattro giorni dal primo, sudato successo di un rimpatrio dal centro albanese! È un sabotaggio in piena regola, orchestrato da chi odia l’Italia e i suoi cittadini.

La Corte d’Appello di Roma: Il Nuovo Colpo di Mano

L’ultimo schiaffo arriva dalla Corte d’Appello di Roma, che con una sentenza di otto pagine – un vero e proprio manifesto di arroganza giudiziaria – ha deciso di smantellare l’operazione dei Centri di Permanenza per Rimpatri (CPR) in Albania. Il caso è chiaro, e fa montare la rabbia: un cittadino marocchino, in Italia dal 2021, con una condanna penale nel 2023 e un’espulsione decretata dalla prefettura di Napoli il 31 marzo 2025, viene trasferito l’11 aprile nel CPR di Gjader, in Albania. E cosa fa questo individuo? Gioca la carta della richiesta di asilo, sapendo bene che questo stratagemma bloccherà tutto. E i magistrati, come burattini al servizio di un’agenda eversiva, gli danno ragione!

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In una decisione che è un insulto al buonsenso, la Corte stabilisce che, se un clandestino chiede la protezione internazionale mentre è trattenuto in Albania, non può più restare là: deve essere riportato in Italia. Il giudice, in composizione monocratica, ha il coraggio di scrivere che «la domanda di protezione internazionale formulata sul territorio albanese» equivale a una richiesta rivolta allo Stato italiano, e che questo cambia il titolo del trattenimento, non più legato al rimpatrio ma alla valutazione dell’asilo. Risultato? Il Protocollo Italia-Albania, ratificato con la legge 14/2024, viene dichiarato «inapplicabile» in questi casi. Una crepa enorme, un buco nero che rischia di inghiottire l’intero sistema pensato per difendere l’Italia dai trafficanti di esseri umani e dai delinquenti che si nascondono tra i migranti.

Un Successo Vanificato in Quattro Giorni

La furia cresce se pensiamo che, appena quattro giorni prima, il governo aveva finalmente festeggiato un successo: il rimpatrio di un bengalese di 42 anni, in Italia dal 2009, espulso perché socialmente pericoloso. Un uomo con precedenti gravi, tra cui uno per violenza domestica, cacciato il 25 marzo dal prefetto di Palermo, trasferito dal CPR di Pian del Lago al centro albanese e finalmente rispedito al suo Paese. Una vittoria per gli italiani che chiedono sicurezza! Ma ecco che le toghe rosse, con il loro tempismo sospetto, intervengono per distruggere tutto. Se ogni clandestino può bloccare il rimpatrio con la scusa dell’asilo, a cosa serve il Protocollo? A niente! È una beffa, un tradimento che ci lascia indifesi.

La Rete Eversiva: Toghe, Avvocati e ONG Unite Contro l’Italia

Non è un caso isolato, no: dietro c’è un piano preciso. Una rete eversiva di avvocati e associazioni pro-migranti – come il Cir e l’Asgi – lavora senza sosta per trovare ogni pretesto, ogni cavillo, ogni trucco legale per impedire l’espulsione dei criminali. E le toghe rosse, complici perfette, sono sempre lì, pronte a dare il loro appoggio con sentenze che stravolgono le leggi invece di applicarle. Già a febbraio 2025 il Tribunale di Catania aveva bocciato il trattenimento nei CPR albanesi, e ora Roma ci riprova, con una sfacciataggine che lascia senza parole. È una guerra dichiarata contro la sovranità nazionale, contro la volontà di un governo eletto e di un popolo stanco di subire.

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Il caso del marocchino è la prova: un uomo con una condanna penale, espulso regolarmente, usa la richiesta di asilo come arma per restare. E i giudici, invece di difendere gli italiani, gli spalancano le porte. Dicono che il Protocollo non prevede il trattenimento dei richiedenti asilo in Albania. Ma questo non è un errore del legislatore: è un’interpretazione volutamente distorta, un colpo di mano per smantellare una politica che funziona! Se passa questa linea, ogni delinquente intercettato in mare potrà fare lo stesso: chiedere asilo e tornare in Italia a spese nostre. È inaccettabile!

È Ora di Dire Basta!

Gli italiani non possono più tollerare questo scempio. Pagano le tasse, chiedono sicurezza, vogliono confini protetti, e cosa ottengono? Una magistratura rossa che fa politica, che si schiera con i clandestini e le ONG invece che con i cittadini. È un affronto, una vergogna, un pericolo mortale! Il governo deve reagire con forza, stroncare questa rete eversiva, imporre il rispetto delle leggi. Le toghe rosse devono smettere di sabotare l’Italia e tornare al loro dovere: applicare la giustizia, non inventarla per favorire chi ci minaccia. Basta con i cavilli, basta con i tradimenti: l’Italia merita rispetto, e chi la attacca deve pagarne le conseguenze in termini politici e legali!

Toghe rosse: riportate in Italia da Albania gli stupratori che chiedono asilo ultima modifica: 2025-04-22T19:31:53+00:00 da V
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By V aprile 22, 2025 19:31
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3 Comments

  1. lorenzoblu aprile 22, 20:42

    Ritardata la meloni e sto governo di incapaci le navi vanno abordate ed affondare sin dalla partenza solo così nessun negro. Potrà più venire in Italia, se non vuoi farlo tu, paga qualche compagnia armata tipo la Wagner menti dicendo che non ne sai nulla e la paghi con le mazzette che intaschi regalando I nostri soldi al cocainomane pedofilo di zelensky….
    Soldi spesi bene

    Se commetti reato fa una legge che uno non può chiedere un cazzo… L hai fatta sta legge?, no? Brava alla cazzona

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  2. WLMHH8 aprile 22, 21:16

    Purtroppo mi apsettavo una reazione da parte della magistartura rossa militante!
    Son disposti anche a bruciare l`Italia pur di contrastare l’operato del governo,
    E’ guerra aperta tra magistrura rossa (vergogna) e governo.
    Bisogna avere coraggio e non mollare.
    Fare riforme coraggiose per limitare il potere di questi magistrati che vanno contro gli interessi della loro stessa nazione!
    Sono il peggio del peggio!
    Maledetti loro e i snistri, loro sono i veri nemici dell’Italia!
    Il popolo pero’ deve eesere piu’ attivo non puo’ essere solo spettatore inerte.

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  3. Ul Gigi da Viganell aprile 22, 22:50

    Castriamo anche loro, dai!

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