Prof picchiata a scuola dai maranza «Non ci sottometteremo»

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By V aprile 24, 2025 19:19

Prof picchiata a scuola dai maranza «Non ci sottometteremo»

Padova, Violenza a Scuola: Giovani Nordafricani di Seconda Generazione Aggrediscono un’Insegnante, Basta con l’Impunità

Padova, 24 aprile 2025 – La misura è colma: un’ennesima aggressione a opera di giovani nordafricani di seconda generazione ha trasformato una scuola media dell’Arcella, in via Lippi, in un campo di battaglia. Ieri, 23 aprile, attorno a mezzogiorno, un gruppo di balordi ha scatenato una lite violenta davanti all’istituto, per poi scagliarsi contro un’insegnante che cercava di proteggere la sicurezza degli studenti. Uno di loro, un 18enne tunisino con precedenti per lesioni aggravate, l’ha spinta con violenza, facendole cadere il cellulare. Questo non è un episodio isolato, ma l’ennesima prova che l’immigrazione di seconda generazione sta portando l’Italia al collasso: è ora di dire basta, con rimpatri immediati e revoca della cittadinanza per chi semina terrore.

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I fatti parlano chiaro. Dopo una segnalazione al 113 da parte di un passante, gli agenti della sezione Volanti sono intervenuti, trovando solo le tracce della lite: i responsabili, tutti nordafricani, si erano dileguati. Ma un’insegnante, con coraggio, ha cercato di fermare il gruppetto che si stava introducendo nel parcheggio della scuola, fotografandoli e invitandoli ad andarsene. La risposta? Uno di loro, un 18enne tunisino già noto per aver aggredito un cittadino albanese con un coltello a febbraio, l’ha spinta con violenza, facendole cadere il cellulare.
La docente ha denunciato l’accaduto in Questura, mentre la polizia, rintracciando il giovane in una strada vicina, ha confermato la sua irregolarità sul territorio nazionale. Accompagnato al Cpr di Gradisca d’Isonzo per il rimpatrio, il tunisino è solo la punta dell’iceberg: gli altri complici sono ancora a piede libero.

Questa non è una scuola, è un campo di guerra. I giovani nordafricani di seconda generazione, come questo 18enne, sono il simbolo di un’integrazione mai avvenuta: cresciuti in Italia, ma senza rispetto per le nostre regole, vedono le istituzioni come un nemico da sfidare. Le scuole, che dovrebbero essere luoghi di crescita e civiltà, sono diventate teatri di violenza, dove i nostri insegnanti – come questa coraggiosa professoressa – vengono aggrediti per aver fatto il loro dovere. E non è un caso isolato: a Modena, una gang multietnica di seconda generazione ha terrorizzato 26 coetanei; a Treviso, un negoziante e il suo bambino sono stati pestati. Questi giovani, figli di immigrati, non si sentono italiani: ci odiano, ci attaccano, e lo Stato li lascia fare.

La consigliera regionale della Lega, Elisa Cavinato, ha ragione: “Non possiamo più accettare che le scuole diventino teatro di violenza e impunità. Chi viene accolto deve rispettare le regole, o fuori dall’Italia!”. Basta con lo ius scholae e il buonismo: servono regole ferree, controlli serrati e provvedimenti esemplari. Rimpatri immediati per i minori stranieri che delinquono, revoca della cittadinanza per chi nasce qui ma commette crimini, e un blocco totale dell’immigrazione. Non possiamo sottometterci all’arroganza di chi disprezza la nostra società. Gli italiani meritano rispetto, sicurezza e scuole che non siano campi di battaglia. Basta con questi delinquenti di seconda generazione: fuori dall’Italia, ora!

Fonti: Notizie tratte da www.padovaoggi.it, www.lavocedelpatriota.it, post su X, 24 aprile 2025

Prof picchiata a scuola dai maranza «Non ci sottometteremo» ultima modifica: 2025-04-24T19:19:25+00:00 da V
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