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Cremona, Terrore nel Centro Storico: Baby Gang di Seconda Generazione Armate di Coltelli, Stop all’Immigrazione

Cremona è una città sotto assedio, e i genitori non ne possono più: «I nostri figli sono privati della libertà. Quando escono viviamo nel terrore, perché girano bande di minorenni armate di coltelli. I nostri figli rischiano la pelle per 10 euro, per un telefonino e non più solo per strada, ma addirittura quando stanno per entrare in casa». Questo è l’allarme sociale lanciato da una comunità esasperata dopo un’aggressione brutale avvenuta il 13 aprile scorso, una domenica, alle 21:30, nel cuore del centro storico, vicino ai giardini pubblici di piazza Roma.

Un ragazzo, mentre apriva il portone del suo condominio, è stato assalito alle spalle da quattro giovanissimi incappucciati, che lo hanno aggredito con un coltello al collo per rubargli il portafogli. I baby criminali, appostati nei giardini come predatori, hanno agito con ferocia: uno ha bloccato la porta infilando il piede, un altro ha premuto la lama contro la gola della vittima, mentre due complici facevano da palo. Il giovane ha cercato di chiudersi dentro, ma la gang non gli ha dato scampo. Solo grazie a un passante, che ha messo in fuga il branco, il ragazzo è riuscito a salvarsi, infilandosi nell’ascensore dopo aver schivato un fendente. Ma la violenza non si è fermata: poco dopo, gli stessi aggressori hanno sferrato un pugno a un altro giovane per rubargli i soldi. «E se fosse capitato a una persona anziana?», si chiedono i residenti, terrorizzati.

Il terrore si propaga anche online, dove i giovani denunciano un’escalation di violenza: «Ci aggrediscono per un pugno di soldi, ma anche per niente. ‘Mi hai guardato male’ è la scusa per picchiarci», scrivono. Molti non denunciano per paura di ritorsioni: «La paura non ti molla fin sotto casa: devi guardarti alle spalle anche quando entri. Si faccia qualcosa», implorano. Le telecamere del condominio hanno ripreso l’assalto, e il video, ora in mano ai carabinieri, ha permesso di individuare la baby gang, composta da minori di seconda generazione, figli di immigrati nordafricani. Ma la paura resta: l’amministratore del palazzo ha informato i residenti con una lettera, e l’ansia non accenna a diminuire.

Questi episodi non sono isolati. A Foggia, una 22enne vive nel terrore per le baby gang di “maranza”; a Padova, un’insegnante è stata spinta a terra da giovani nordafricani. Il fallimento dell’integrazione è evidente: i figli di immigrati, cresciuti in Italia, rifiutano le nostre regole e ci attaccano. Basta con il buonismo: serve uno stop immediato all’immigrazione di seconda generazione, revoca della cittadinanza per chi delinque e rimpatri forzati, anche per i minorenni. Cremona non può essere una giungla: i nostri figli meritano di vivere senza paura!