Ragazzino italiano torna a casa da catechismo, picchiato da gang immigrati

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By V aprile 25, 2025 17:15

Ragazzino italiano torna a casa da catechismo, picchiato da gang immigrati

Venezia, Orrore ai Frari: Gang Islamiche Aggrediscono un Ragazzino dopo il Catechismo, Basta con l’Invasione!

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Venezia, 25 aprile 2025 – Un episodio agghiacciante scuote la tranquillità di Venezia: un ragazzino di 14 anni, di ritorno dal catechismo, è stato aggredito e minacciato da una gang di stranieri nella zona dei Frari, vicino a San Rocco. I tre malviventi – due uomini di colore sulla trentina e un cinquantenne dell’Est – hanno rubato il cellulare al giovane e lo hanno terrorizzato con minacce di coltello, pretendendo soldi. Questo non è un semplice crimine: è l’ennesima prova che le gang islamiche stanno prendendo di mira i nostri figli, persino fuori dai luoghi sacri come le parrocchie, e l’Italia non può più tollerarlo.

Il fatto è avvenuto mercoledì sera, attorno alle 22:30. Il 14enne, che aveva un braccio immobilizzato da un tutore per una lesione alla clavicola subita a Pasquetta, era appena uscito dal catechismo in campo Sant’Agnese. Dopo aver mangiato una pizza con gli amici della parrocchia, aveva accompagnato a casa una compagna nella zona dei Frari. Qui, il dramma: «Uno dei due parlava bene italiano e mi ha chiesto indicazioni stradali per raggiungere la sua fidanzata», racconta il padre del ragazzo, ancora sconvolto. «Ha chiesto di mostrargli la strada su Google Maps, ma era una scusa: gli ha strappato il telefono dalle mani e ha preteso 10 euro per restituirlo». Quando il ragazzo ha detto di non avere soldi, il terzo uomo, un cinquantenne con accento dell’Est, ha minacciato: «Ho un coltello in tasca, ti conviene sganciare». Solo l’arrivo di alcune persone ha messo in fuga i criminali, che hanno abbandonato il telefono prima di scappare.

Il padre, che ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, non nasconde la rabbia: «Mio figlio era spaventatissimo, ha solo 14 anni e si è trovato di fronte tre uomini stranieri che lo minacciavano. Si sarebbe spaventato anche un adulto, figuriamoci un ragazzino». La famiglia vive a due passi dalla parrocchia, ma ora la paura è diventata insostenibile. Questo episodio si aggiunge a una lunga lista di aggressioni: a Cremona, un ragazzo è stato assalito con un coltello da una baby gang; a Foggia, i giovani vivono nel terrore. E il denominatore comune è chiaro: bande di stranieri, spesso islamici, che vedono nei nostri figli delle prede facili.

È un’allerta sociale: le gang islamiche stanno trasformando le nostre città in zone di guerra, e i nostri ragazzi non sono più al sicuro neanche dopo il catechismo. Basta con l’immigrazione incontrollata: serve uno stop immediato agli arrivi, rimpatri forzati per chi delinque e pene durissime. I nostri figli meritano di crescere senza paura, non di essere minacciati con coltelli da stranieri che non hanno alcun rispetto per la nostra cultura e i nostri valori. Venezia non può diventare un campo di battaglia: è ora di dire basta!

Ragazzino italiano torna a casa da catechismo, picchiato da gang immigrati ultima modifica: 2025-04-25T17:15:44+00:00 da V
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