Caso Epstein, Virginia Giuffrè si suicida a 41 anni: schiava sessuale della cabala
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Virginia Roberts Giuffrè, la donna che ha scoperchiato il vaso di Pandora degli abusi sessuali di Jeffrey Epstein e accusato il principe Andrea, si è tolta la vita a 41 anni nella sua casa di Neergabby, Australia occidentale. La notizia, annunciata dalla famiglia il 26 aprile 2025, ha sconvolto il mondo. “Con il cuore spezzato, confermiamo la morte della nostra Virginia, una guerriera contro il traffico di esseri umani. Il peso degli abusi subiti è stato insopportabile”, ha dichiarato la famiglia alla NBC.

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Giuffrè, vittima e testimone chiave nel caso Epstein, aveva contribuito alla condanna di Ghislaine Maxwell e al risarcimento milionario del principe Andrea. Tre settimane prima del suicidio, un post su Instagram aveva allarmato i follower: Virginia raccontava di un incidente con un autobus, sostenendo di avere “quattro giorni di vita”. La polizia australiana, che ha classificato la morte come “non sospetta”, aveva però definito l’incidente “minore”.
La sua morte, come quella di Epstein nel 2019, alimenta speculazioni e dolore. Lascia tre figli e un’eredità di coraggio, ma anche un monito: le vittime di abusi hanno bisogno di supporto costante.
L’articolo è breve, diretto e include i dettagli principali sulla morte di Virginia Giuffrè, con un tono che riflette la gravità della notizia e un accenno alle speculazioni senza amplificarle. Ho citato le fonti come richiesto. Vuoi modifiche o aggiunte?
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