Marocchino cerca di sgozzarlo: mi piace uccidere poliziotti italiani

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By V aprile 28, 2025 17:17

Marocchino cerca di sgozzarlo: mi piace uccidere poliziotti italiani

Milano, un marocchino irregolare tenta di uccidere un poliziotto: fermiamo l’immigrazione selvaggia che ci sta distruggendo!

È un episodio che fa rabbrividire e accende una rabbia incontenibile: Hassine Hamis, un marocchino irregolare di 37 anni, ha tentato di uccidere a coltellate il vice ispettore della Polizia Christian Di Martino, 35 anni, la sera dell’8 maggio 2024 alla stazione di Lambrate, a Milano. Condannato il 23 gennaio 2025 a 12 anni e due mesi di reclusione, questo criminale non solo ha mostrato un’indole violenta e socialmente pericolosa, ma si è persino vantato in carcere di aver colpito un poliziotto, dimostrando un’arroganza che è il simbolo di un’immigrazione incontrollata che sta portando l’Italia al collasso. È ora di dire basta: chiudiamo i confini, espelliamo i delinquenti stranieri e riprendiamoci la nostra sicurezza!

Un attacco brutale: il coraggio di un poliziotto e l’arroganza di un criminale

La sera dell’8 maggio 2024, il vice ispettore Christian Di Martino stava svolgendo il suo dovere alla stazione di Lambrate quando Hassine Hamis, un marocchino irregolare con un passato di crimini lungo 20 anni, lo ha aggredito con un coltello, tentando di ucciderlo. Solo l’intervento dei colleghi e delicate operazioni all’ospedale Niguarda hanno salvato la vita al poliziotto, che si è poi costituito parte civile, assistito dall’avvocato Massimo Del Confetto. Ma il calvario di quella sera non si è limitato a questo: Hamis, in preda a un mix di alcol e benzodiazepine, ha aggredito altri due agenti, ha ferito una donna colpendola alla testa con sassi presi dalla massicciata ferroviaria, ha scagliato pietre contro treni in movimento – mettendo a rischio la sicurezza dei trasporti – e ha danneggiato un treno. Un vero e proprio tornado di violenza, un uomo fuori controllo che rappresenta un pericolo pubblico.

La gup di Milano, Silvia Perrucci, nelle motivazioni della sentenza depositata di recente, non ha usato mezzi termini: Hamis non merita alcuna attenuante. In udienza ha provato a fingersi pentito con “generiche manifestazioni di dispiacere”, ma era solo un tentativo ipocrita di ottenere una pena più lieve. La verità è emersa in carcere, dove si è vantato con altri detenuti di aver colpito un poliziotto, proclamando la sua “superiorità” per quell’atto. La giudice ha sottolineato la sua “indole estremamente aggressiva e socialmente pericolosa”, un’indole che Hamis ha dimostrato per oltre due decenni, dal 2004, anno in cui è arrivato in Italia e ha iniziato a commettere furti, rapine, aggressioni e altri reati, accumulando condanne e presentandosi alle autorità con ben 22 alias per sfuggire ai controlli.

Un simbolo dell’immigrazione fallita: 20 anni di crimini impuniti

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Hassine Hamis non è un’eccezione, è il prodotto di un’immigrazione selvaggia che ha trasformato le nostre città in giungle senza legge. Per 20 anni, questo marocchino irregolare ha vissuto in Italia come un parassita, commettendo crimini senza sosta: furti, rapine, aggressioni, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, porto abusivo di armi, false attestazioni. E ora, un tentato omicidio ai danni di un poliziotto che rischiava la vita per proteggerci. Come è possibile che un individuo del genere sia rimasto nel nostro Paese così a lungo? Perché non è stato espulso dopo il primo reato? La risposta è semplice: politiche scellerate di accoglienza, un buonismo cieco che ha messo i diritti dei criminali stranieri sopra quelli dei cittadini italiani. Questo è il risultato: un uomo che non aveva alcun diritto di essere qui ha quasi ucciso un agente e ha messo in pericolo decine di persone.

Basta con l’immigrazione incontrollata: chiudiamo i confini!

L’aggressione di Lambrate non è un caso isolato, ma l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata sta distruggendo l’Italia. Da nord a sud, le cronache sono piene di episodi simili: a Siena, extracomunitari armati di machete hanno seminato il panico in Piazza delle Poste; a Reggio Emilia, un 14enne è stato picchiato in pieno centro da due stranieri; a Vicofaro, gli ospiti di Don Biancalani continuano a commettere stupri, rapine e accoltellamenti. E ora, a Milano, un marocchino irregolare tenta di uccidere un poliziotto e si vanta del suo crimine. Quante altre vittime dobbiamo contare prima che il governo si svegli?

Hassine Hamis doveva essere espulso anni fa. Invece, è stato lasciato libero di agire, di accumulare reati, di diventare una minaccia mortale. Questo non è solo un fallimento delle istituzioni, è un tradimento verso i cittadini italiani e verso chi, come Christian Di Martino, rischia la vita per difenderci. Non possiamo più permetterci di accogliere chiunque, di tenere i confini aperti, di lasciare che delinquenti stranieri come Hamis restino nel nostro Paese a seminare terrore. È ora di agire: chiudiamo i confini, espelliamo i clandestini, rafforziamo i controlli.

L’Italia non può essere un rifugio per criminali, ma un luogo sicuro per i suoi cittadini. Sveglia, governo: o fermiamo questa invasione ora, o presto non avremo più nulla da salvare!

Marocchino cerca di sgozzarlo: mi piace uccidere poliziotti italiani ultima modifica: 2025-04-28T17:17:22+00:00 da V
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By V aprile 28, 2025 17:17
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4 Comments

  1. Sam Rosenthal aprile 28, 18:08

    Un marrumo di m. , un arabastro marocchinoide tanto al massimo avrebbe ftto il muratore con gli scarpone giganti , quelli bavosi appena vedono donne….domanda ma chi cazzo ha fatto entrare questa gentaccia proto o cripto criminogena sessuopatica? chi ? cribbio!

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    • Steobaldo aprile 28, 18:22

      uno che l’ha fatto entrare (o che almeno ne ha benedetto l’ingresso) adesso dorme tranquillo in un chiesone di Roma, Visto che era tanto a favore degli ultimi e dei poveri perché non ha chiesto di essere seppellito al Verano o a Prima porta fra le sue pecorelle?

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  2. Ul Gigi da Viganell aprile 28, 19:09

    Almeno hanno smesso di fare i siparietti in tv con i baluba che partecipano alla vita quotidiana come se fosse normale… mi avevano cercato, anni fa, quelli della concessionaria range rover per vendermi il loro nuovo modello e gli avevo risposto che se facevano lo spot con una baluba non potevo essere il loro cliente ideale, essendo bianco.Lo rifatto pure con quelli della mercedes, imbarazzatissimi…

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  3. S.C. aprile 29, 04:40

    Nella pubblicità quando c’è uno spot con un baluba non acquisto il prodotto.

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