Uccide spacciatore tunisino che vuole ammazzarlo: condannato a 21 anni

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By V aprile 28, 2025 17:25

Uccide spacciatore tunisino che vuole ammazzarlo: condannato a 21 anni

Toghe Pro-Immigrati: Alessandro Patelli Condannato a 21 Anni per Difendersi da un Criminale!
È un’ingiustizia che fa ribollire il sangue, un oltraggio che ogni italiano dovrebbe gridare al cielo: Alessandro Patelli, un ragazzo di Bergamo, è stato condannato a 21 anni di reclusione per essersi difeso da un aggressore, uno spacciatore tunisino con una lunga lista di precedenti penali. Siamo ormai indifesi davanti alla criminalità d’importazione, e le toghe pro-immigrati, con il loro fanatismo ideologico, continuano a proteggere i delinquenti stranieri mentre puniscono gli italiani che osano reagire. È uno scandalo che non possiamo più accettare!

La Vicenda: Un Ragazzo Italiano Massacrato dalla “Giustizia”

L’8 agosto 2021, in via Novelli a Bergamo, Alessandro Patelli, allora 19enne, esce di casa per andare a lavorare. Davanti al suo portone trova Marwen Tayari, un tunisino di 34 anni, noto spacciatore con precedenti per spaccio, lesioni e maltrattamenti, seduto con la famiglia. Tayari, secondo quanto riportato dal padre di Alessandro, John Patelli, in un’intervista a La Verità del 28 aprile 2025, era ubriaco e drogato quel giorno. Quando Alessandro rientra per prendere il casco, urta accidentalmente la figlia di Tayari, e il tunisino lo aggredisce verbalmente. Al secondo incontro, la situazione degenera: Tayari, come dichiarato dalla difesa, fa cadere Alessandro con uno sgambetto, mostrandogli cicatrici sul petto per intimorirlo. Preso dal panico, Alessandro, che aveva con sé un coltello per lavoro, colpisce l’aggressore, ferendolo mortalmente con sei coltellate, una delle quali al cuore.

La difesa ha sempre sostenuto che si trattasse di legittima difesa: un ragazzo spaventato, aggredito sotto casa da un uomo violento e pregiudicato, ha reagito per proteggersi. Ma i giudici – dalla Corte d’Assise di Bergamo, alla Corte d’Appello di Brescia, fino alla Cassazione nell’aprile 2024 – hanno ignorato questa tesi, condannando Alessandro a 21 anni per omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Un verdetto assurdo, confermato nonostante le perizie psichiatriche che segnalavano uno stato depressivo del ragazzo, al punto che il padre, John Patelli, ha lanciato una raccolta firme per chiedere la grazia, denunciando il rischio di suicidio del figlio.

Toghe Pro-Immigrati: Un Sistema che Protegge i Criminali
Questa sentenza è l’ennesima dimostrazione di un sistema giudiziario in mano a toghe pro-immigrati, che sembrano avere un’unica missione: proteggere i delinquenti stranieri a scapito degli italiani. Tayari non era un “povero padre di famiglia”, come qualcuno ha provato a dipingerlo: era un pregiudicato, uno spacciatore, un uomo con un passato di violenza. Eppure, i giudici hanno dato più peso alle testimonianze della compagna e della figlia di Tayari, ignorando il contesto di paura in cui Alessandro si è trovato. “Pesava 40 chili, fu assalito e sgambettato da uno spacciatore”, ha dichiarato John Patelli a La Verità, ma per i magistrati questo non conta. Alessandro è stato “sacrificato sull’altare del politicamente corretto”, come ha detto il padre, e la sua vita è stata distrutta per aver osato difendersi.

Nel frattempo, mentre un ragazzo italiano marcisce in carcere, i veri criminali – spesso immigrati africani irregolari – continuano a godere di un trattamento scandalosamente indulgente. A Roma, un uomo è stato condannato a un anno e quattro mesi per violenza sessuale solo per aver sfiorato il seno di una cameriera con il gomito, un gesto accidentale. Ma quando si tratta di stupratori stranieri, le toghe rosse trovano sempre una scusa: a Napoli, un nigeriano accusato di stupro è stato rilasciato per “mancanza di esigenze cautelari”; a Milano, nordafricani colpevoli di stupri di gruppo hanno ricevuto pene ridicole, molti già liberi. È un doppio standard che fa infuriare: gli italiani vengono massacrati per un nonnulla, mentre i delinquenti d’importazione sono coccolati e rimessi in libertà.

Siamo Indifesi: È Ora di Reagire!
Siamo ormai indifesi davanti alla criminalità d’importazione, e la giustizia italiana, invece di proteggerci, ci colpisce alle spalle. Le toghe pro-immigrati, con la loro agenda ideologica, hanno trasformato i tribunali in un’arma contro i cittadini onesti, mentre i criminali stranieri – spacciatori, stupratori, violenti – trovano in loro degli alleati. Alessandro Patelli è l’emblema di un’Italia tradita: un ragazzo che si difende da un aggressore e viene punito come un assassino, mentre i veri mostri continuano a circolare liberamente.

È tempo di dire basta. La giustizia italiana deve essere riformata, e chi la usa per proteggere i criminali deve essere chiamato a risponderne. Seguendo l’esempio di Trump negli Stati Uniti, che ha fatto arrestare un giudice per aver ostacolato l’arresto di un clandestino, anche in Italia dovremmo inviare i militari nei tribunali per garantire che la legge venga applicata, senza sconti per nessuno. Basta con le toghe pro-immigrati, basta con l’impunità per i delinquenti stranieri: gli italiani meritano sicurezza e giustizia, non questo scempio!

Uccide spacciatore tunisino che vuole ammazzarlo: condannato a 21 anni ultima modifica: 2025-04-28T17:25:51+00:00 da V
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By V aprile 28, 2025 17:25
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell aprile 28, 19:12

    Ma queste toghe rosse, se siamo noi a pagargli lo stipendio non è che prendono di più sottobanco dai baluba?

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  2. S.C. aprile 29, 04:36

    Penso di sì, i casi possibili sono tre o hanno ordini dall’alto, o prendono soldi sottobanco o sono scemi. Tutte e tre le possibilità si avvicinano alla realtà.

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