Quando gli africani massacrano gli italiani non è mai odio razziale: giustizia razzista
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Maranza Contro Italiani: l’Odio Razziale Ignorato dai Magistrati, lo Stato Usa una Clava Contro di Noi!
Italia, 29 aprile 2025 – Ogni giorno le cronache italiane sono un bollettino di guerra: decine di aggressioni contro cittadini italiani, perpetrate dai cosiddetti maranza, giovani di seconda generazione di origine africana, che agiscono con una violenza che trasuda odio razziale. Eppure, le rare volte che questi delinquenti vengono perseguiti, i magistrati non contestano mai l’aggravante di odio razziale, mentre la stessa accusa viene usata come una clava contro gli italiani nei rarissimi casi a parti invertite. È una vergogna: lo Stato protegge i maranza e punisce chi si difende, dimostrando che l’odio razziale è un’arma usata solo contro di noi!
A Piacenza, due ventenni sono stati aggrediti da un branco di maranza in via Cittadella: “Volevano solo farci male, non avevano uno scopo”, ha denunciato una vittima. A Lucca, un 14enne è stato picchiato in piazza Napoleone, mentre a Roma, una gang nordafricana ha ferito nove persone a Don Bosco, devastando auto e sventolando bandiere islamiche. A Milano, 14 aggressioni in una sola notte, spesso con coltelli, mostrano un odio viscerale verso gli italiani. Questi episodi, che si ripetono quotidianamente da Sesto Calende a Casarsa, dove 200 maranza hanno profanato la Sagra del Vino, non sono semplici crimini: sono attacchi mirati, mossi da un disprezzo razziale che i maranza non nascondono. Eppure, i magistrati, come nel caso di Dawda Bandeh a Milano, che ha strangolato un uomo, o del 17enne tunisino che ha aggredito una donna a Tabina di Magreta, non contestano mai l’aggravante di odio razziale.
Al contrario, quando un italiano reagisce, lo Stato si scatena: a Verona, nel 2023, un 40enne che aveva risposto a insulti di un gruppo di maranza è stato denunciato per “aggressione con aggravante di odio razziale”, mentre i provocatori nordafricani sono stati lasciati liberi. A Milano, le ronde di Articolo 52, nate per contrastare i maranza, vengono perseguitate con accuse assurde, mentre i veri criminali, che saccheggiano le nostre città, restano impuniti. È chiaro: l’odio razziale è una clave usata dallo Stato contro gli italiani, un’arma per zittire chi osa ribellarsi a un’immigrazione selvaggia che ci sta distruggendo.
Basta con questa giustizia al contrario! I maranza, figli di immigrati che non si integrano, devono essere fermati: le loro aggressioni sono atti di odio razziale contro gli italiani, e i magistrati devono riconoscerlo. Serve azzerare i ricongiungimenti familiari, bloccare l’immigrazione non europea e procedere con rimpatri forzati. Gli italiani meritano giustizia, non di essere trattati come bersagli in casa loro. Lo Stato la smetta di perseguitarci e inizi a proteggere la nostra gente: fuori i maranza dall’Italia, ora!
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