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Pescara Sotto Assedio: 30 Rom Ubriachi Seminanano il Terrore nella Movida

Un episodio di violenza inaudita ha sconvolto Pescara, gettando un’ombra inquietante sulla movida di Corso Manthonè, cuore pulsante del centro storico. Domenica notte, intorno all’una e mezza, un gruppo di 30 persone di origine rom, visibilmente ubriache e con atteggiamenti provocatori, ha scatenato un pestaggio feroce ai danni di un esercente e tre clienti abituali di un locale della zona. La brutale aggressione, che ha lasciato i feriti in ospedale e il locale devastato, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nella città, spingendo i commercianti a lanciare un appello disperato in Consiglio comunale: «Servono più controlli, non possiamo vivere nel terrore».

L’episodio, come raccontato dal titolare del locale, anch’egli residente a Pescara Vecchia, si è consumato in pochi, drammatici minuti. «Ero con tre clienti abituali, padri di famiglia, quando un gruppo di avventori di un locale vicino, dove era in corso una serata con musica dal vivo, è uscito in strada completamente ubriaco», ha dichiarato l’esercente, ancora scosso. «Con scuse banali hanno iniziato a provocare verbalmente i miei clienti, insultandoli e cercando lo scontro. I tre si sono rifugiati nel mio locale per sfuggire alla tensione, ma non è servito a nulla: quei 30 individui sono entrati con una violenza inaudita, colpendo tutti con calci e pugni».

Il pestaggio è stato selvaggio. Il titolare è stato ferito alla testa, mentre i tre clienti sono finiti in ospedale con lesioni gravi. Come se non bastasse, gli aggressori hanno devastato il locale, rompendo arredi e rubando ciò che potevano prima di dileguarsi nella notte. «Non è solo la violenza fisica a farci male», ha aggiunto l’esercente, «ma il senso di impotenza e abbandono. Questa non è la prima volta che accadono episodi del genere, e le autorità sembrano incapaci di fermare questa deriva».