Eurodeputata italiana costretta a spogliarsi in aeroporto ma l’islamica velata passa senza controlli
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Bruxelles: Elena Donazzan Umiliata in Aeroporto, Musulmana con Velo e Caftano Passa Indisturbata – Basta Islamizzazione, Espelliamoli Ora!
“Discriminazione religiosa, sessuale e razziale. Date voi il titolo che preferite. La vittima? Sono io. Incredibile. Secondo alcuni ho troppo carattere, sono troppo dura, me le cerco, soprattutto le donne e soprattutto di sinistra che non mi hanno difesa in certi momenti”. Con queste parole cariche di indignazione, l’eurodeputata vicentina di Fratelli d’Italia, Elena Donazzan, ha denunciato un episodio vergognoso accaduto il 24 aprile all’aeroporto di Bruxelles, mentre era diretta in Polonia. Costretta a spogliarsi per i controlli di sicurezza, si è sentita violata nel suo pudore, mentre una donna musulmana con velo e caftano è passata senza alcun controllo. Questo scandalo è un pugno nello stomaco, l’ennesima prova dell’islamizzazione che sta soffocando l’Europa e l’Italia: azzeriamo l’immigrazione musulmana regolare, chiudiamo le moschee abusive, ed espelliamoli tutti, subito!

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Umiliazione in Aeroporto: la Denuncia di Donazzan
Donazzan, conosciuta per le sue posizioni ferme sull’integrazione – un anno fa aveva dichiarato: “I matrimoni misti facilitano le infiltrazioni dei terroristi” – ha raccontato l’episodio in un video pubblicato sui social, mentre si trovava ancora nello scalo di Bruxelles. “Sto andando da Bruxelles verso la Polonia, eccomi qui”, ha detto, mostrando l’aeroporto affollato, con persone che correvano ai gate. “Ho fatto i controlli, qui c’è il mio bagaglio. Per passare i controlli ho tolto il cappotto, la sciarpa e la collana. Ma mi hanno detto ‘tolga la giacca’. Allora ho detto di no”. Indossava un sotto-giacca scollato, non adatto a essere portato da solo: “Mi hanno detto che ero troppo vestita per passare, così ho tolto la giacca e la cintura dei jeans”. Poi, l’affronto: “Dietro di me c’è una donna con un velo, un lungo caftano, sotto il caftano una maglia nera a maniche lunghe, e dei leggins… direi non succinto quanto la mia canotta”. Eppure, la donna musulmana è passata senza togliere nulla.
Donazzan ha protestato con forza: “Torno indietro, io ero stata controllata da un uomo, la signora da una donna, e chiedo spiegazioni: perché a lei non è stato chiesto di spogliarsi? L’ho chiesto in francese. ‘È una questione religiosa’, mi ha risposto l’uomo. Ma anche il mio corpo è una questione religiosa, anche il mio pudore lo è. Per me questa è discriminazione”. Il video ha scatenato un’ondata di rabbia online: “Hai ragione, pura discriminazione”, “Siamo noi gli stranieri”, “L’Europa ormai genuflessa ai paradigmi dell’Islam”, hanno commentato gli utenti. “Se si abbassano i limiti dei controlli di sicurezza ‘per questioni religiose’ si mette a repentaglio la vita di tutti. Inaccettabile. Io avrei sporto denuncia”, ha scritto un supporter. “Elena, bisogna lottare anche su queste cose! Non devono passare discriminazioni di questo tipo”, ha aggiunto un altro.
L’Islamizzazione Dilaga: un Pericolo per la Sicurezza
Questo episodio non è un caso isolato: è il simbolo di un’Europa che si piega all’Islam, sacrificando i nostri valori e la nostra sicurezza. La donna musulmana con il caftano avrebbe potuto nascondere qualsiasi cosa sotto quei vestiti, eppure le è stato permesso di passare per “questioni religiose”. E se fosse stata una jihadista? A Cosenza, un tunisino affiliato all’ISIS, arrestato il 18 aprile, pianificava attentati e gridava: “Vi sgozzeremo!”. In Israele, Hamas ha ordinato: “Bruciate tutto per vendicare Gaza”, devastando il Paese con incendi terroristici. Importare immigrati islamici significa importare un esercito nemico, pronto a colpire dall’interno!
Questo scandalo a Bruxelles dimostra che l’islamizzazione non è solo culturale: mette a rischio la nostra sicurezza. Se una donna musulmana può passare i controlli senza essere perquisita, chi garantisce che non porti esplosivi o armi? L’Europa è genuflessa, e l’Italia sta seguendo lo stesso destino. Non possiamo più tollerarlo: azzeriamo l’immigrazione musulmana regolare, chiudiamo tutte le moschee abusive, torniamo allo Ius Sanguinis integrale!
Bruxelles è un monito: se non chiudiamo le porte, le nostre donne saranno le prossime vittime, e la nostra sicurezza sarà un ricordo. Riprendiamoci la nostra Patria, espelliamoli tutti, o l’Italia diventerà un califfato!
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