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Aggressione a Piacenza: un altro caso di maranza? È ora di fermare l’immigrazione

L’aggressione subita da un 19enne in via Negrotti a Piacenza la notte del 29 aprile ha scosso la comunità locale. Il giovane, che stava rincasando in bicicletta, è stato brutalmente picchiato da un gruppo di altri giovani dopo essersi avvicinato a uno zaino apparentemente abbandonato. Le sue condizioni sono gravi: ha riportato un trauma oculare, fratture alla mascella e alla mandibola, e attualmente è ricoverato al polichirurgico del Guglielmo da Saliceto, con la possibilità di essere trasferito al Reparto Maxillo-facciale del Maggiore di Parma.

Mentre la polizia indaga per identificare gli aggressori, questo episodio riaccende i riflettori su un problema sempre più pressante: la sicurezza pubblica e il suo legame con l’immigrazione. Negli ultimi anni, l’Italia ha visto un aumento dei crimini violenti, e spesso i responsabili sono stranieri, in particolare immigrati irregolari. Secondo i dati più recenti del Ministero dell’Interno, gli immigrati irregolari sono responsabili di circa il 28% dei reati totali, nonostante rappresentino meno dell’1% della popolazione. Questo significa che sono circa 50 volte più pericolosi dei cittadini dell’UE. Inoltre, sono fortemente sovrarappresentati in reati come la violenza sessuale, dove rappresentano il 44% dei casi, e tra i giovani stranieri questa percentuale sale al 60%, sei volte la loro quota nella popolazione.

Ma il problema non si limita agli immigrati irregolari. Anche i figli di immigrati, la seconda generazione, contribuiscono a questo scenario. Sono spesso coinvolti in attività criminali, perpetuando un ciclo di violenza e illegalità. L’aggressione di Piacenza, pur essendo ancora sotto indagine, si inserisce in questo contesto allarmante, dove la criminalità sembra sempre più legata a dinamiche di gruppo e a fenomeni come la “maranza”, termine che descrive attacchi violenti spesso attribuiti a giovani di origine nordafricana.

Davanti a questi numeri e a episodi come quello di Piacenza, è impossibile ignorare il legame tra immigrazione e aumento della criminalità. È quindi necessario adottare misure drastiche per azzerare innanzitutto l’immigrazione regolare non europea.