Trump: rimpatriati 38mila clandestini in 100 giorni, Piantedosi 7mila in 3 anni
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Trump dà l’esempio: 38mila clandestini rimpatriati in 100 giorni, l’Italia deve seguire il modello USA ora!
Donald Trump ha dimostrato al mondo cosa significa difendere i confini di una nazione e mettere al primo posto i propri cittadini. Nei primi 100 giorni del suo mandato, il presidente americano ha rimpatriato 38mila clandestini, un segnale chiaro e forte contro l’immigrazione irregolare che sta soffocando le nazioni occidentali. Di questi, 33.311 sono messicani, riportati nel loro Paese d’origine, mentre 5.446, provenienti da altri Stati, sono stati espulsi in Messico grazie a trattative tra gli USA e le autorità messicane. Un’operazione di una portata impressionante, che ha riportato ordine e sicurezza, mostrando come un leader determinato possa affrontare un problema che in Italia, invece, continua a essere ignorato. È ora che il governo Meloni prenda esempio da Trump e agisca con la stessa fermezza: rimpatri di massa, subito!
Il modello Trump è un successo su tutti i fronti. In soli 100 giorni, gli Stati Uniti hanno liberato le loro città da 38mila irregolari, riducendo il peso su welfare, sicurezza e ordine pubblico. Dei 38mila, l’86% erano messicani, rimpatriati senza esitazioni, mentre il restante 14%—5.446 individui di altre nazionalità—è stato espulso in Messico grazie a un accordo bilaterale che dimostra come la cooperazione internazionale possa essere usata per proteggere i propri confini, non per spalancarli come fa l’Europa. Trump non si è fermato alle parole: ha agito, dimostrando che è possibile fermare l’invasione e restituire ai cittadini la sicurezza che meritano. Questo è ciò che serve: un leader che non abbia paura di prendere decisioni dure, anche a costo di sfidare il buonismo globale.
E in Italia? Qui siamo ancora fermi al palo, con circa 200mila irregolari sul territorio (dati Viminale 2023) che vivono a spese dei contribuenti, spesso in hotel o centri di accoglienza, mentre delinquono indisturbati. A Roma, un eritreo senza fissa dimora ha tentato di violentare due donne in poche ore; a Magreta, un 17enne eritreo ha aggredito una donna mentre faceva jogging; a Bologna, minori stranieri non accompagnati seminano il caos sui tram. Secondo il Viminale, il 35% dei detenuti in Italia è straniero, pur rappresentando ‘solo’ l’8,5% della popolazione. Non è razzismo, è realtà: l’Italia è ostaggio di un’immigrazione selvaggia che ci sta distruggendo, e il governo Meloni sembra incapace di agire con la stessa determinazione di Trump.
Considerando che il governo Meloni si è insediato a ottobre 2022, possiamo stimare i rimpatri totali nei suoi primi due anni di mandato (ottobre 2022 – ottobre 2024). Nel 2022, i rimpatri totali sono stati circa 1.670 (dato stimato dividendo i 2.242 del 2024 per il 34% di incremento rispetto al 2022). Per gli ultimi tre mesi del 2022 (ottobre-dicembre), ipotizziamo un quarto del totale, circa 418 rimpatri. Per il 2024, mancano i dati degli ultimi tre mesi (ottobre-dicembre), ma possiamo stimare un ritmo simile a quello dell’anno, circa 560 rimpatri (un quarto di 2.242). Sommando tutto—418 (fine 2022) + 1.950 (2023) + 2.242 (2024) + 560 (stima fine 2024)—arriviamo a circa 5.170 rimpatri in due anni.
L’esempio degli Stati Uniti deve diventare il nostro faro. Trump ha dimostrato che i rimpatri di massa sono possibili: 38mila in 100 giorni, una media di 380 al giorno. Se l’Italia adottasse lo stesso ritmo, in un anno potremmo liberarci di oltre 138mila irregolari, riportando ordine e sicurezza nelle nostre città. Basta con i CPR in Albania, che costano un miliardo di euro e non funzionano; basta con le leggi buoniste come la Zampa, che proteggono i falsi minori stranieri lasciandoli liberi di delinquere; basta con i ricongiungimenti familiari, che ci portano famiglie che non si integrano. Serve un’operazione di pulizia come quella di Trump: rimpatri immediati, chiusura dei confini, accordi con i Paesi di origine per espellere chi non ha diritto di stare qui.
L’immigrazione islamica regolare va azzerata: non possiamo più accogliere chi non condivide i nostri valori e si trasforma in un pericolo. La cittadinanza deve tornare allo ius sanguinis: essere italiano non è un pezzo di carta, è un’identità che va protetta. Meloni deve smettere di piegarsi ai burocrati europei e ai giudici di sinistra che bloccano i rimpatri, e seguire l’esempio di Trump: un leader che non ha paura di dire “America First”. Noi dobbiamo dire “Italia First”! Le nostre donne meritano di vivere senza paura, i nostri cittadini di sentirsi al sicuro. Prendiamo esempio dagli USA, rimpatriamo i clandestini e riprendiamoci la nostra terra, ora!
I politici in Italia combattono solo per il loro lauto ed immeritato stipendio, nessuno escluso…..
Se ad un politico il più scemo di tutti, dai 1 euro per ogni negro rimandato in dietro farebbero a gara pure quelli del Partito dei Deviati, per raggranellare qualche spicciolo…
bastardi
La smelona è una morta di fame figlia di borgatari dediti al traffico di droga, finitela di romperCI I coglioni con frasettine cazzo effetto come se lei possa capire o cambiare, lei fa quello che ha IMBARATO dai suoi degni genitori, é munnezza pura