Gallarate, Clandestini Fuori Controllo: Poliziotto Preso a Pugni

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By V maggio 1, 2025 19:01

Gallarate, Clandestini Fuori Controllo: Poliziotto Preso a Pugni

Gallarate, Clandestini Fuori Controllo: Agente Preso a Pugni, È Ora di Dire Basta!

Ancora una volta, la nostra sicurezza è sotto attacco, e ancora una volta il colpevole è un clandestino che non ha alcun rispetto per le nostre leggi, per le nostre forze dell’ordine, per la nostra comunità. Ieri, in via Borghi, una lite tra due tunisini è degenerata in un episodio di violenza inaudita: un trentacinquenne nordafricano, regolare sul territorio e residente a Gallarate, ha aggredito un agente della polizia con un pugno, costringendo le forze dell’ordine a usare il Taser per bloccarlo. Questo è l’ennesimo schiaffo in faccia agli italiani, costretti a vivere in balia di individui che non meritano di mettere piede sul nostro suolo!

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La dinamica è sconcertante. La Volante del Commissariato e una pattuglia della Polizia locale intervengono per sedare una discussione tra connazionali. Uno dei due, il tunisino che aveva richiesto l’intervento, mostra i documenti senza problemi. L’altro, il trentacinquenne, si rifiuta di collaborare: dice di non avere i documenti, cerca di allontanarsi e si rifugia in un negozio per sfuggire al controllo. Quando gli agenti lo riportano fuori, la sua reazione è quella di un animale: colpisce un poliziotto con un pugno, costringendo l’operatore a estrarre il Taser.

Ma nemmeno le scariche elettriche fermano la sua furia – ci vogliono diversi tentativi per ammanettarlo. L’agente, ferito, finisce all’ospedale di Gallarate, mentre il tunisino viene arrestato per lesioni aggravate, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltre che per ubriachezza in luogo pubblico e per non aver ottemperato all’obbligo di mostrare i documenti. Il Tribunale di Busto Arsizio, con un giudizio direttissimo, convalida l’arresto ma applica una misura ridicola: l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Questo sarebbe il deterrente per un criminale che ha quasi mandato un agente al pronto soccorso?

Non ci siamo! Questo tunisino, come tanti altri, è il simbolo di un’immigrazione fuori controllo che sta trasformando le nostre città in giungle. Regolare o no, la sua presenza qui è un insulto: un uomo che non ha rispetto per chi garantisce la nostra sicurezza non ha diritto di stare in Italia. E non è un caso isolato. A Torino, il Cpr di Corso Brunelleschi è stato appena dato alle fiamme da clandestini che protestano contro i rimpatri, con i teppisti rossi dell’estrema sinistra a fare da cheerleader fuori dai cancelli. A Roma, un indiano di 32 anni ha aggredito una vigilessa e danneggiato auto della polizia locale, mentre a Padova un filippino e un tunisino hanno minacciato agenti con coltelli e manganelli. Questi non sono “rifugiati” o “migranti in cerca di una vita migliore”: sono delinquenti che ci odiano e che vedono la nostra ospitalità come un’occasione per fare quello che vogliono.

E poi ci sono loro, i complici: i teppisti rossi, gli anarchici, i collettivi di estrema sinistra che continuano a difendere questi criminali. Sono gli stessi che a Torino inneggiano alle rivolte nei Cpr, che a Milano organizzano proteste contro le forze dell’ordine, che in ogni città italiana si schierano dalla parte di chi delinque. Non sono diversi dai clandestini che proteggono: sono traditori della patria, nemici dell’ordine e della sicurezza, figli di un’ideologia che vuole l’Italia ridotta a un Far West senza regole. Basta guardare ai centri sociali come il Gabrio o Askatasuna: covi di violenza e illegalità, dove si pianificano azioni contro lo Stato e si dà rifugio a chi non merita di stare qui.

I dati parlano chiaro: nel 2023, il 31% dei detenuti in Italia era straniero, pur rappresentando l’8,5% della popolazione. E quanti di questi sono nordafricani, come il tunisino di Gallarate? Quanti sono ubriachi, violenti, pronti a colpire chi indossa una divisa? È ora di smetterla con il buonismo: non possiamo più permetterci di accogliere chi ci ripaga con pugni e coltelli. Serve un’azione drastica: espulsioni immediate per tutti i clandestini che delinquono, regolari o no. Se sei regolare ma commetti un crimine, torni al tuo Paese, punto. E per i teppisti rossi, tolleranza zero: chi sostiene i criminali è complice, e deve finire dietro le sbarre.

Il governo Meloni deve svegliarsi. Basta promesse, basta slogan: vogliamo fatti. Rimpatri di massa, chiusura dei confini, pene esemplari per chi attacca le forze dell’ordine. E smettiamola di finanziare strutture come i Cpr, che sono solo un costo per i contribuenti e un ricettacolo di violenza. L’Italia è nostra, e non la lasceremo in mano a clandestini e ai loro amici anarchici. È ora di riprenderci le nostre strade, la nostra sicurezza, il nostro futuro!

Gallarate, Clandestini Fuori Controllo: Poliziotto Preso a Pugni ultima modifica: 2025-05-01T19:01:12+00:00 da V
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By V maggio 1, 2025 19:01
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1 Comment

  1. Sam Rosenthal maggio 1, 20:55

    roba fatta dai marocchini che vanno da zona san siro a quella dei ricchi di city life- a fare che? spaccio sicuro o comandare le truppe di terroristi merdislamici di hamas….camon Netanyau , destroy sti figgh e bottana!

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