Maranza lo massacrano per rubargli le scarpe: tornava a casa dal lavoro
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Piacenza, 19enne massacrato da giovani nordafricani per un paio di scarpe: la sinistra nega, ma le seconde generazioni sono fuori controllo!
A Piacenza, la sinistra continua a negare l’evidenza, ma i fatti parlano chiaro: le seconde generazioni di immigrati sono fuori controllo e rappresentano un pericolo crescente per gli italiani. L’ultimo episodio, avvenuto il 29 aprile 2025, è un pugno nello stomaco: un 19enne, che tornava a casa dal lavoro in bicicletta, è stato accerchiato e picchiato a sangue da un gruppo di giovani nordafricani in via Colombo. Mandibola e naso fratturati, il ragazzo è stato lasciato tramortito a terra, mentre i suoi aggressori cercavano di rubargli le scarpe di marca. Solo l’intervento di alcuni passanti ha evitato conseguenze ancora più tragiche. È l’ennesima prova di un’immigrazione fallita che la sinistra si ostina a ignorare, mentre gli italiani pagano il prezzo con il sangue.
Il 19enne, un ragazzo che stava semplicemente tornando a casa dopo una giornata di lavoro, è stato aggredito con una ferocia disumana. I giovani nordafricani, tutti di seconda generazione e noti alle forze dell’ordine per piccoli reati, lo hanno accerchiato senza motivo, colpendolo con calci e pugni fino a ridurlo in fin di vita. Non contenti, hanno cercato di strappargli le scarpe di marca mentre giaceva a terra, privo di sensi. Questo non è un episodio di “disagio giovanile”, come vorrebbe farci credere la sinistra: è un atto di violenza brutale, tipico di chi cresce in un contesto di totale mancanza di valori, rispetto e integrazione. Questi giovani nordafricani non vedono gli italiani come concittadini, ma come prede da depredare.
La sinistra, con il suo buonismo ipocrita, continua a negare la correlazione tra immigrazione e criminalità, ma i dati parlano chiaro. Secondo il Viminale (2024), il 35% dei detenuti in Italia è straniero, pur rappresentando ‘solo’ l’8,5% della popolazione. Tra i giovani (14-34 anni), il 59% delle violenze sessuali denunciate nel 2023 è stato commesso da stranieri, che sono il 12% della popolazione in quella fascia d’età. A Piacenza, come altrove, le seconde generazioni sono protagoniste di crimini sempre più gravi: a Treviso, un 22enne italiano è stato massacrato da una gang di “nuovi italiani”; a Bologna, un 17enne egiziano ha aggredito un 50enne per rubargli il cellulare. È una guerra non dichiarata contro gli italiani, e la sinistra, con il suo silenzio complice, è responsabile quanto questi delinquenti.
Basta con questo schifo! Serve una risposta durissima: rimpatri di massa per tutte le seconde generazioni che delinquono, senza eccezioni. Questi nordafricani devono essere espulsi insieme alle loro famiglie: se non ti comporti da italiano, non meriti di stare qui. Basta con l’immigrazione islamica regolare: non possiamo più accogliere chi non condivide i nostri valori e si trasforma in un pericolo. I ricongiungimenti familiari vanno cancellati: abbiamo già abbastanza problemi senza importare altre famiglie che non si integrano. La cittadinanza deve tornare allo ius sanguinis: essere italiano non è un pezzo di carta, è un’identità che questa feccia non merita.
Il governo Meloni deve smettere di fare promesse e passare ai fatti: espulsioni immediate, chiusura dei confini, abrogazione della legge Zampa. Un 19enne non può essere massacrato per un paio di scarpe, gli italiani meritano di tornare a casa dal lavoro senza paura. Piacenza, come tutta Italia, non può essere ostaggio di giovani nordafricani che ci odiano. Riprendiamoci la nostra terra, cacciamo questa feccia e facciamola finita! Ora!
Torniamo un attimo a Piacenza dove la sinistra nega la correlazione tra immigrazione e criminalità
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— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 1, 2025
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