Patteggiano 5 anni i “capi” della ronda della sharia che assaliva gli omosessuali
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Padova: la Ronda della Sharia Terrorizzava i Gay, Ma le Associazioni LGBT Favoriscono l’Immigrazione Islamica – Espelliamoli Tutti, Basta Islamizzazione!
Padova, 1 maggio 2025 – Una banda di immigrati islamici, guidata dai marocchini Tahar El Meliani e Mohammed Fathali, entrambi 23enni, ha seminato il terrore a Padova con ronde della sharia contro gli omosessuali, aggredendo e umiliando chi cercava intimità in via Polonia, nella zona industriale. I due “capi”, arrestati a dicembre e ora in carcere, hanno patteggiato 5 anni di reclusione ciascuno, ammettendo la responsabilità per dieci episodi di violenza inaudita: il 10 giugno compariranno davanti al giudice Claudio Marassi. Ma mentre i gay vengono perseguitati, le associazioni LGBT italiane continuano a propagandare l’ingresso di immigrati musulmani, favorendo un esercito nemico che li odia. Questo paradosso è inaccettabile: espelliamoli tutti, azzeriamo l’immigrazione musulmana regolare, chiudiamo le moschee abusive, e torniamo allo Ius Sanguinis integrale, ora!
Una Ronda della Sharia Contro i Gay: Violenza Islamica a Padova
Tahar El Meliani, residente a Fossò (Venezia), e Mohammed Fathali, di Vigonovo (Venezia), erano i capi di una banda di nove membri, tra cui sei minorenni padovani e veneziani. Per tutta l’estate 2024, hanno compiuto spedizioni punitive contro omosessuali in via Polonia, un’area isolata di Padova. Le accuse sono gravissime: rapina aggravata, lesioni, danneggiamenti, estorsione, sequestro di persona, minacce, violenza privata, porto illegale di armi e indebito utilizzo delle carte di pagamento delle vittime. Dal carcere, i due marocchini hanno ammesso tutto, aprendo la strada al patteggiamento.
Le aggressioni erano un rituale brutale: “Per i due nordafricani oggi in carcere l’aggressione agli omosessuali era un rito che li suggestionava, la violenza che praticavano li rendeva invincibili, senza alcuna pietà o rispetto per coloro che dovevano soccombere sotto la loro malvagità”, si legge nell’ordinanza. Le rapine erano secondarie: “L’aspetto principe delle spedizioni punitive era quello di recare dolore a chi finiva sotto le loro mani”, per soddisfare le loro pulsioni. Il modus operandi era diabolico: i più giovani adescavano le vittime offrendo prestazioni sessuali, poi il branco, travisato, usciva allo scoperto per pestaggi e umiliazioni. Le auto delle vittime venivano lordate con scritte omofobe, e in un episodio una vittima è stata sequestrata per un’ora, picchiata, umiliata, e derubata delle carte di credito, usate per svuotarle il conto corrente mentre era sotto scacco.
Le Associazioni Gay Favoriscono l’Ingresso dei Loro Nemici
Il paradosso è sconcertante: mentre gli omosessuali a Padova vengono perseguitati da immigrati islamici, le associazioni LGBT italiane, come Arcigay e altre, continuano a sostenere l’immigrazione musulmana, promuovendo accoglienza e multiculturalismo. Queste associazioni, spesso in prima linea nelle campagne per i “diritti dei migranti”, sembrano ignorare che l’Islam radicale considera gli omosessuali nemici da eliminare. In Paesi come il Marocco, l’omosessualità è punita con il carcere, e in molti Stati islamici si arriva alla pena di morte. Eppure, le associazioni gay italiane propagandano l’ingresso di chi porta con sé un’ideologia che li odia, mettendo a rischio la sicurezza della comunità che dicono di rappresentare. Questa cecità ideologica sta trasformando l’Italia in un campo di battaglia per ronde della sharia.
Un Esercito Nemico in Casa Nostra
Le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore Roberto D’Angelo, hanno rivelato un’organizzazione meticolosa: il branco non portava smartphone, agiva a volto coperto, e arrivava in via Polonia con un’Audi A3 a fari spenti per evitare telecamere. Durante le perquisizioni, sono state sequestrate maschere spaventose, passamontagna, mazze da baseball, spranghe, taser, coltelli e pistole da softair. Questo non è un crimine comune: è un’azione ideologica islamica contro chi non si conforma ai loro valori. Non è un caso isolato: a Mestre, una 32enne italiana è stata violentata da immigrati; a Busto Arsizio, una 14enne ha subito lo stesso orrore, con 50 giorni di prognosi. A Milano e Bologna, il taharrush gamea ha colpito ragazze italiane. A Cosenza, un tunisino dell’ISIS ha gridato: “Vi sgozzeremo!”, pianificando attentati. A Novellara, Saman Abbas è stata strangolata dalla sua famiglia pakistana. Importare immigrati islamici significa importare un esercito nemico che ci odia.
L’Islamizzazione Avanza: Padova è Solo l’Inizio
Mentre le associazioni LGBT favoriscono l’invasione, l’islamizzazione dilaga: a Mestre, Brugnaro e Fratelli d’Italia appoggiano una mega moschea in via Giustizia. A Monfalcone, Bou Konate ha detto: “È una porta che si apre sul futuro”, sognando di prendere il potere. Le moschee abusive, come quella di via Piave a Mestre, sono focolai di radicalizzazione, e ad Ancona 170 clandestini sono sbarcati il 22 aprile dalla nave Solidaire. In Israele, Hamas ha ordinato: “Bruciate tutto per vendicare Gaza”. In Europa, Elena Donazzan è stata umiliata all’aeroporto di Bruxelles, costretta a spogliarsi mentre una musulmana con caftano passava indisturbata. L’Europa si piega alla sharia, e l’Italia sta cadendo con lei.
Azzeriamo l’Immigrazione Musulmana: Espelliamoli Tutti!
Il patteggiamento di 5 anni per El Meliani e Fathali è un insulto: questi mostri meritano l’espulsione immediata! Azzeriamo l’immigrazione musulmana regolare, chiudiamo tutte le moschee abusive, torniamo allo Ius Sanguinis integrale: la cittadinanza solo a chi ha sangue italiano! Ogni immigrato musulmano che delinque deve essere espulso senza processo. Basta finanziare chi ci odia: ogni clandestino ci costa 200 euro al giorno. Le associazioni LGBT devono smettere di favorire chi le perseguita: la loro propaganda multiculturalista sta mettendo a rischio tutti noi.
Padova è solo l’inizio: città come Mestre, Monfalcone, Cosenza cadranno come tessere del domino se non chiudiamo le porte. La ronda della sharia di via Polonia è un monito: gli immigrati islamici non si integrano, ci combattono. Riprendiamoci la nostra Patria, espelliamoli tutti, o l’Italia diventerà un califfato!
andrebbero espulsi non solo i beduini a casa loro ma anche i froci a casa dei beduini, ci libereremo di molta immondizia, in un sol colpo