Ragazza italiana bastonata da immigrato nudo: “Credevo di morire” – VIDEO
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Milano, terrore alla stazione Cadorna: ragazza aggredita da un africano nudo, “Pensavo che sarei morta”
Milano è diventata un luogo di terrore, e l’ennesimo episodio di violenza lo dimostra in modo drammatico. Alla stazione metro di Cadorna, una ragazza di 24 anni è stata aggredita e picchiata con un bastone da un africano nudo, un 32enne senza fissa dimora con precedenti per violenza e aggressione. “Pensavo che sarei morta”, ha raccontato la giovane, ancora sotto shock. È sopravvissuta solo grazie all’intervento di un passante coraggioso, ma questo episodio è l’ennesima prova di un’immigrazione fuori controllo che sta trasformando le nostre città in giungle pericolose.
L’aggressione è avvenuta in pieno orario di punta, davanti a decine di pendolari.
La ragazza, che stava tornando a casa dopo il lavoro, è stata improvvisamente avvicinata dall’uomo, completamente nudo e armato di un bastone. Senza motivo, l’ha colpita ripetutamente, urlando frasi sconnesse, mentre lei cercava di proteggersi. “Mi ha colpita alla testa e alle braccia, sono caduta a terra, non smetteva di picchiarmi. Ho davvero pensato che non ce l’avrei fatta”, ha dichiarato. Un passante, un uomo di 40 anni, si è gettato sull’aggressore, immobilizzandolo fino all’arrivo della polizia. La giovane è stata soccorsa e portata al Policlinico con contusioni multiple e una sospetta commozione cerebrale, ma il trauma psicologico è devastante.
L’aggressore, un 32enne originario del Senegal, era già noto alle forze dell’ordine per episodi simili: nel 2023 aveva aggredito un’altra donna a Lambrate, e nel 2022 era stato denunciato per violenza sessuale a Porta Venezia. Nonostante i precedenti, era libero di girare per Milano, senza fissa dimora e senza controllo, come migliaia di altri clandestini che infestano le nostre città. Secondo il Viminale (2023), il 31% dei detenuti in Italia è straniero, pur rappresentando solo l’8,5% della popolazione. Non è razzismo, è realtà: Milano, come Roma, Catania e Piacenza, è ostaggio di immigrati che non si integrano e che vedono gli italiani come prede.
Episodi simili sono ormai all’ordine del giorno. A Piacenza, un 19enne è stato massacrato da giovani nordafricani per rubargli le scarpe; a Catania, sette egiziani hanno stuprato una 13enne a Villa Bellini; a Formigine, un 17enne eritreo ha aggredito una donna mentre faceva jogging. È una guerra contro gli italiani, e le toghe rosse, con le loro sentenze lassiste, sono complici: a Roma, un giudice ha bloccato l’espulsione di un tunisino accusato di violenza, ritenendo “non sicuro” il suo Paese. Basta con questo schifo!
Serve una risposta durissima: rimpatri di massa per tutti gli immigrati che delinquono, senza eccezioni. Questo senegalese doveva essere espulso anni fa, non lasciato libero di aggredire una ragazza a Cadorna. Basta con l’immigrazione islamica regolare: non possiamo più accogliere chi non condivide i nostri valori e diventa un pericolo. I ricongiungimenti familiari vanno cancellati: abbiamo già abbastanza problemi senza importare altre famiglie che non si integrano. La cittadinanza deve tornare allo ius sanguinis: essere italiano non è un pezzo di carta, è un’identità che questo criminale non merita.
Il governo Meloni deve smettere di fare promesse e passare ai fatti: espulsioni immediate, chiusura dei confini, abrogazione della legge Zampa. Una ragazza non può rischiare la vita tornando a casa dal lavoro, i milanesi meritano di vivere senza paura. Riprendiamoci la nostra terra, cacciamo questa feccia e facciamola finita! Ora!
“Pensavo che sarei morta”
Milano, stazione metro di Cadorna, ore 19:30, una ragazza è stata aggredita e picchiata con un bastone da un africano nudo con precedenti specifici: la giovane è sopravvissuta grazie all’intervento di un passante.pic.twitter.com/LB6hAq9Zai
— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 1, 2025
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