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Nel giorno in cui Berlino dichiara AfD un partito “estremista”.

A Stoccarda un’auto è piombata sulla folla, causando diversi feriti. L’incidente è avvenuto intorno alle 17:50 nei pressi della fermata della metropolitana Olgaeck, in Charlottenstraße, una delle strade più trafficate della città. Si tratta di una Mercedes Classe G, un grosso SUV, che ha investito un gruppo di pedoni su un attraversamento pedonale, mentre alcuni attendevano l’autobus. Tra le vittime ci sarebbero anche una mamma con un bambino in passeggino: le immagini mostrano un passeggino distrutto sui binari della metro. La polizia riferisce di almeno sei feriti, tre dei quali in gravi condizioni, anche se il numero esatto è ancora in aggiornamento.

Il conducente è stato fermato e arrestato, ma non è chiaro se si tratti di un atto intenzionale o di un incidente. La polizia non esclude nessuna pista, e le indagini sono in corso per chiarire dinamica e movente. Intanto, sui social, molti utenti esprimono paura e rabbia, con alcuni che parlano di un possibile attentato, memori di episodi simili come quello di Mannheim a marzo, dove un’auto ha ucciso due persone e ferito 25, o quello di Monaco a febbraio, con 28 feriti. Tuttavia, senza conferme ufficiali, è presto per trarre conclusioni.

Questo ennesimo episodio alimenta il clima di tensione in Europa, dove la sicurezza sembra sempre più fragile. Non è un caso che eventi del genere accadano in un momento in cui l’UE spinge per maggiore controllo e militarizzazione, come con il piano “ReArm Europe” da 800 miliardi. Ma a cosa servono tutte queste misure se i cittadini non si sentono al sicuro nemmeno attraversando la strada? Forse è ora di chiedersi se il problema non sia solo la “sicurezza”, ma le politiche migratorie che l’UE continua a imporre.