Bologna, minori centri accoglienza fuori controllo: 130 arresti
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Bologna, baby gang senza freni: arrestati quattro minori stranieri per rapina, tra loro egiziani e bengalesi già noti
Bologna è di nuovo sotto i riflettori per l’escalation di criminalità giovanile, con un nuovo episodio che mette in luce il fallimento delle politiche di accoglienza e integrazione propugnate dalla sinistra. Quattro minori, due egiziani ospiti di un centro di accoglienza per migranti e due bengalesi già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per una serie di rapine violente nel cuore della città. L’ennesimo caso che conferma come certi ambienti, protetti da figure come Ilaria Salis e dal PD, stiano diventando focolai di delinquenza, a scapito della sicurezza dei cittadini.
Bologna, i “quattro minori” arrestati per rapina sono
👉 2 egiziani ospiti di un centro d’accoglienza per minori #migranti
👉 2 bengalesi già noti alle Forze dell’ordineCittadinanza subito @riccardomagi? pic.twitter.com/hPLmwChOH7
— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 2, 2025
Secondo quanto riportato dalla Polizia di Stato, i quattro minori sono stati fermati il 24 e 28 aprile 2025 per rapine e tentate rapine in diverse zone del centro storico bolognese. Il 24 aprile, due egiziani, residenti in un centro per minori non accompagnati, insieme a un maggiorenne, hanno aggredito un uomo a Porta San Donato, davanti alla facoltà di Matematica, rubandogli una collana d’oro e usando spray al peperoncino. Le telecamere di sicurezza hanno inchiodato i responsabili, rintracciati in due comunità locali. Pochi giorni dopo, il 28 aprile, i due bengalesi, già noti per precedenti penali, hanno tentato di derubare quattro persone in poche ore, con un attacco in Piazza XX Settembre ai danni di un ragazzo filippino e un’aggressione a una donna in via San Carlo, colpita con pugni per strapparle la borsa.
Questi episodi non sono isolati. Bologna sta affrontando un’ondata di delinquenza giovanile, con 28 minori arrestati per rapine e furti solo nell’ultimo periodo e 102 denunciati dall’inizio del 2025. I centri di accoglienza per minori stranieri, come quello che ospita i due egiziani, sono spesso al centro di polemiche per la gestione caotica e la mancanza di controllo. A dicembre 2024, un centro bolognese è stato teatro di una maxi-rissa tra egiziani e tunisini, con un 17enne egiziano arrestato e un carabiniere ferito. Gli operatori denunciano tensioni etniche e difficoltà di convivenza, ma la sinistra continua a minimizzare, difendendo a spada tratta strutture che, troppo spesso, diventano incubatori di criminalità.
Ilaria Salis, europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, è il volto di questa deriva ideologica. La sua crociata contro i Cpr, definiti “campi di concentramento”, si estende alla difesa di migranti irregolari, anche quando si tratta di delinquenti con condanne per reati gravi. Salis ha esultato per le rivolte che hanno devastato il Cpr di Torino, incitando giudici e medici a sabotare i trattenimenti. La sua retorica, che dipinge i migranti come vittime a prescindere, ignora le conseguenze per i cittadini: rapine, violenze e insicurezza nelle strade. A Bologna, dove i quattro minori arrestati hanno seminato il terrore, la sua visione “accogliente” trova smentita nei fatti, con comunità locali sempre più esasperate.
La saldatura tra estrema sinistra e immigrati violenti è ormai evidente. I centri di accoglienza, finanziati con le tasse degli italiani, ospitano troppo spesso individui che, lungi dall’integrarsi, vedono nella criminalità un modo per affermarsi. I due egiziani, arrivati come “minori non accompagnati”, e i bengalesi, già schedati, sono l’emblema di un sistema che premia l’illegalità invece di punirla. Mentre la sinistra parla di “diritti” e “accoglienza”, i bolognesi vivono nel timore di baby gang che agiscono con arroganza e impunità, sapendo che le conseguenze saranno minime.
Il Questore di Bologna, Antonio Sbordone, ha definito la situazione “critica”, annunciando controlli mirati nelle comunità per minori e una collaborazione con i servizi sociali. Ma serve di più: svuotare i centri di accoglienza dei 200mila scrocconi che ci abitano a spese nostre.
ma a Bologna ci pensa il leprotto mannaro (con la sua espressione da idiota) a mettere tutto a posto…dategli tempo di capire chi è e cosa deve fare…e farà l’opposto del contrario però a 180° (centigradi….? o Fahrenheit?….boh!)