“Vecchio, da qui non passi. Questo è il nostro territorio”: circondato da trenta immigrati
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Pesaro, il sottopasso è un Bronx: “maranza” minacciano un 60enne – Basta con questi invasori, fuori dall’Italia ora!
Un episodio gravissimo ha sconvolto Pesaro il 1° maggio 2025: Cosimo De Vincenzis, un 64enne pesarese residente nella zona mare, è stato minacciato da un gruppo di una trentina di “maranza” stranieri sotto il cavalcaferrovia della stazione, ai Cappuccini, una delle zone più pericolose del centro. “Vecchio, da qui non passi. Questo è il nostro territorio”, gli hanno urlato, impedendogli di attraversare il sottopasso e minacciandolo con una bottiglia di birra.
Questi delinquenti stranieri, figli di immigrati, stanno trasformando Pesaro in una terra di nessuno: è ora di dire basta, espelliamoli subito e azzeriamo i ricongiungimenti familiari che continuano a portare criminali nel nostro Paese!
De Vincenzis, deciso a non lasciar correre, ha raccontato la sua drammatica esperienza: “Stavo andando in bici verso il parco Miralfiore per la festa dei lavoratori. Attraversavo per prendere il sottopasso quando mi sento apostrofare: ‘Vecchio, vieni qui’”. A minacciarlo, un giovane di colore con una bottiglia di birra in mano, circondato da una trentina di coetanei, tutti stranieri, anch’essi con bottiglie. “Mi sono avvicinato e ho chiesto: ‘Scusa, cosa vuoi da me?’”, continua De Vincenzis. La risposta è stata agghiacciante: “Qui tu non puoi passare perché questo è territorio nostro”. Quando ha chiesto di fare una foto, il giovane ha replicato: “Assolutamente no, e se ci provi ti spacco questa bottiglia in mezzo alla fronte”.
De Vincenzis non si è lasciato intimidire: “Ho chiamato la polizia, che è arrivata con due Volanti e ha sentito i giovani. Dopo gli accertamenti, se ne sono andati”. Ma la situazione è degenerata: “Dopo che la polizia se n’è andata, mi si sono avvicinati e mi hanno detto: ‘Anche se sei un poliziotto in borghese, a noi non ce ne frega nulla. Noi non abbiamo paura di nessuno’”.
Il gruppo, visibilmente alterato dall’alcol, ha mostrato un’arroganza inaccettabile. “Erano una trentina, tutti con bottiglie in mano. Se erano ubriachi non lo so, ma che avessero bevuto sicuramente sì”, aggiunge De Vincenzis, deciso ad andare fino in fondo: “Sto aspettando il verbale della polizia per sporgere denuncia in Procura. Tu a me del ‘vecchio’ non me lo dai, e come se non bastasse mi minacci. Il ragazzo ha detto che non ha paura, ma non ho paura nemmeno io”.

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Il sottopasso dei Cappuccini è ormai un Bronx: una terra di nessuno controllata da stranieri che molestano donne e minacciano chiunque osi passare. Non è la prima volta che scatta l’allarme: donne evitano la zona, preferendo allungare il percorso per passare sotto il cavalcaferrovia di via Vincenzo Rossi. A Pesaro, come a Roma, dove un marocchino ha aggredito un autista Atac, o a Fermo, dove un 13enne è stato massacrato da “maranza” magrebini, gli immigrati di seconda generazione stanno seminando il terrore. Questi giovani, spesso figli di immigrati, si credono padroni: “Faccio quello che voglio, mi avete dato la cittadinanza”, si vantano sui social, protetti da un sistema che li lascia liberi di delinquere.
Basta con il lassismo che permette a questi invasori di controllare le nostre città! Serve un’azione drastica: revoca della cittadinanza per chi delinque, espulsioni immediate delle loro famiglie e azzeramento dei ricongiungimenti familiari. I “maranza” non sono italiani, sono una minaccia per la nostra sicurezza. A Gallarate, le ronde stanno reagendo, e Pesaro deve fare lo stesso. De Vincenzis ha ragione: non possiamo avere paura nella nostra terra. Fuori i delinquenti stranieri, subito! Sveglia, prima che sia troppo tardi!
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