Verso chiusura moschea dove i bambini italiani costretti a pregare Allah

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By V maggio 6, 2025 22:41

Verso chiusura moschea dove i bambini italiani costretti a pregare Allah

CISINT (LEGA): STOP ALL’IMMIGRAZIONE ISLAMICA REGOLARE E ALLE MOSCHEE IRREGOLARI! PARTITE LE PEC PER SUSEGANA, PADOVA E L’USR VENETO

Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, lancia un’iniziativa senza precedenti per difendere l’identità cristiana e occidentale dell’Italia, annunciando l’invio di PEC per richieste di accesso civico ai Comuni di Susegana e Padova, nonché all’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto. L’obiettivo è chiaro: fermare l’islamizzazione incontrollata, il proliferare di moschee irregolari e l’indottrinamento islamico nelle scuole, chiedendo al contempo lo stop immediato all’immigrazione islamica regolare, che alimenta questa deriva culturale.

Le PEC, partite ieri, riguardano il Centro Islamico Emanet di via Caduti sul Lavoro 968 a Susegana, al centro delle recenti polemiche, e la sede di via Turazza 17 a Padova, un altro centro islamico che da anni crea disagi e preoccupazioni ai residenti. Forti delle recenti sentenze del Consiglio di Stato sui casi di moschee abusive a Monfalcone, queste richieste rappresentano il primo passo di una campagna nazionale guidata da Cisint per smascherare e chiudere i luoghi di culto irregolari. “Non possiamo più tollerare zone grigie dove si predica senza controllo, con ‘imam’ autoproclamati che operano senza trasparenza su contenuti e finanziamenti”, dichiara Cisint.

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L’immigrazione islamica regolare, sostenuta per anni dal lassismo della sinistra con il suo “va bene tutto”, ha permesso a troppe comunità islamiche di insediarsi nelle nostre città, sfruttando l’assenza di una regolamentazione chiara, come previsto dall’articolo 8 della Costituzione. Il risultato sono centri culturali fittizi che mascherano moschee abusive, come quelle di Monfalcone, Mestre e Susegana, in violazione delle norme urbanistiche e fonte di gravi disagi per i cittadini. “È ora di dire basta: l’immigrazione islamica regolare va fermata per proteggere la nostra identità e la sicurezza delle nostre comunità”, insiste Cisint.

L’accesso civico consentirà di acquisire informazioni cruciali per verificare l’irregolarità di questi centri e sollecitare interventi immediati. Parallelamente, Cisint ha avviato una campagna nazionale di ascolto, invitando i cittadini a segnalare casi sospetti di moschee irregolari all’indirizzo [email protected] (mailto:[email protected]). “Voglio supportare gli amministratori locali pronti a collaborare e spronare chi, per paura o complicità, ha chiuso gli occhi”, sottolinea l’europarlamentare.

Un’ulteriore PEC è stata inviata all’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto per fare luce sullo scandalo della scuola dell’infanzia “Santa Maria delle Vittorie” di Susegana, di ispirazione cattolica, che ha portato bambini di quattro e cinque anni al Centro Islamico Emanet, facendoli inginocchiare in preghiera ad Allah sotto la guida di un imam, con le maestre coperte dal velo. “Un episodio gravissimo di indottrinamento islamico in una scuola che dovrebbe trasmettere valori cristiani”, tuona Cisint, che ha chiesto chiarimenti sui contributi pubblici ricevuti dall’istituto e sull’ammontare di tali fondi.

L’immigrazione islamica regolare sta alimentando la proliferazione di centri islamici irregolari e l’indottrinamento dei nostri figli. Non possiamo accettarlo. Chiediamo lo stop immediato a questo fenomeno, la chiusura delle moschee abusive e il ritorno alla difesa della nostra identità cristiana. Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a questa battaglia, segnalando irregolarità e pretendendo che le istituzioni applichino la legge.

Verso chiusura moschea dove i bambini italiani costretti a pregare Allah ultima modifica: 2025-05-06T22:41:12+00:00 da V
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By V maggio 6, 2025 22:41
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2 Comments

  1. xx maggio 7, 05:11

    Bene…

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