Magistrato blocca espulsione africano che minaccia figlia Meloni
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Macerata, Scandalo Toghe Rosse: Il Camerunese Ibii Ngwang, Che Ha Minacciato la Figlia di Meloni, Resta in Italia!
È un affronto che grida vendetta! Ibii Ngwang, il 27enne camerunense che ha seminato il panico con un video choc davanti alla Questura di Macerata, deridendo la polizia e minacciando la figlia della premier Giorgia Meloni con frasi volgari e sessiste, è ancora in Italia:
“Meloni hai una bella figlia…”, individuati i due africani: uno aveva chiesto asilo
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi aveva firmato un’espulsione lampo, giustificata dal “profilo di pericolosità sociale” di questo individuo, ma un giudice della Corte d’Appello di Ancona, Alessandra Filoni, ha accolto il ricorso dei suoi avvocati, bloccando il rimpatrio. È l’ennesima prova che le toghe rosse stanno sabotando la sicurezza degli italiani, proteggendo criminali stranieri a scapito dei cittadini!
I fatti risalgono al 21 aprile, quando Ngwang, allora attaccante della Cluentina Calcio, ha pubblicato un video diventato virale, in cui insultava Matteo Salvini – “Salvini, vedi questa macchina? Io la vendo a 50 centesimi” – e si rivolgeva a Meloni con allusioni schifose: “Meloni, so che hai una bella figlia… io sono negro, bello figo”. Non contento, ha aggiunto: “Mangiamo gratis, dormiamo gratis, non paghiamo l’affitto e poi sco*** le ragazze italiane”.
Africano irride Polizia e minaccia Meloni: “Meloni, ho saputo che hai una bella figlia” Video via @fratotolo2 pic.twitter.com/YHfpTYy8XG
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) April 19, 2025
Frasi che hanno scatenato l’indignazione, portando la Cluentina a rescindere immediatamente il contratto e la Digos a denunciarlo per vilipendio. Piantedosi, con il decreto sicurezza, aveva disposto l’espulsione immediata, ma il 7 maggio la giudice Filoni ha ribaltato tutto, sostenendo che “manca il requisito essenziale della pericolosità”. Nessuna pericolosità? Un uomo che minaccia la figlia di una premier, che deride le istituzioni e vanta di sfruttare il nostro Paese non è pericoloso? È una decisione scandalosa, che puzza di ideologia e non di giustizia!
Non è un caso isolato. A Bologna, Zakaria Azmami, un marocchino clandestino che ha accoltellato passanti, era stato rilasciato dal CPR per “motivi sanitari”; a Roma, immigrati con precedenti continuano a colpire perché le toghe bloccano i rimpatri. Le toghe rosse, con le loro sentenze assurde, stanno trasformando l’Italia in un rifugio per delinquenti stranieri, mentre i cittadini vivono nella paura. Il 1° Rapporto Univ-Censis lo conferma: l’81,8% degli italiani ritiene le strade più pericolose negli ultimi 5 anni, e il 67,3% delle donne ha paura di uscire di notte. Serve un intervento durissimo: il Governo ignori queste sentenze ideologiche, schieri l’esercito per i rimpatri forzati e riformi la giustizia per fermare i giudici che proteggono i criminali. Basta con le toghe rosse, basta con l’impunità! Fuori chi ci minaccia, ora!
ALESSANDRA FILONI…avrà avuto i suoi validi motivi “legali” (basta spostare l’accento e viene fuori altro) per prendere tale decisione…come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca”….(qualcuno ricorda la dottoressa Vulviana del Germanico?)
Per questo baluba il “giudice” non pensa che sia pericoloso socialmente. Poi vanno ad indagare quelli che hanno fatto il saluto romano, o islamofobi. Ma che cambi mestiere lei e tutti quelli come lei. I nostri politici continuano a stare alla finestra a guardare.