Già sbarcati 20mila clandestini: dov’è il blocco navale promesso?

Un’ondata incontrollata di clandestini sta sommergendo Lampedusa, con altre centinaia di scrocconi arrivati nelle ultime ore. I dati aggiornati all’11 maggio 2025 sono allarmanti: da gennaio sono sbarcati quasi 20mila clandestini, un’escalation che getta l’isola nel caos. Da quando Matteo Piantedosi è ministro dell’Interno, settembre 2022, il numero totale di sbarchi ha raggiunto la cifra sconcertante di 261.000 scrocconi, un’invasione che sta mettendo in ginocchio le strutture di accoglienza e la gestione dei flussi.

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I numeri parlano chiaro: nel 2024 sono arrivati 66.137 clandestini, nel 2023 ben 157.652, mentre nell’ultimo bimestre del 2022 si contano 23.400 sbarchi. A questi si aggiungono i quasi 20mila registrati nei primi mesi del 2025. Negli ultimi giorni, quasi 2.000 scrocconi hanno raggiunto l’isola, aggravando una crisi già fuori controllo.

Lampedusa è il simbolo di un disastro logistico e sociale. Gli hotspot sono al collasso e i clandestini vengono sparpagliati in tutta Italia dove stuprano, spacciano e scroccono. Ma dove è finito il blocco navale tanto promesso?

Durante le campagne elettorali, più volte si è parlato di una strategia decisa per fermare gli sbarchi direttamente in mare, con pattugliamenti rafforzati e respingimenti immediati. Eppure, a distanza di tre anni, il Mediterraneo resta una porta spalancata. Le navi delle ONG continuano a operare indisturbate, mentre le motovedette italiane sembrano impotenti di fronte a un flusso incessante. La mancata attuazione di misure drastiche, come il blocco navale, alimenta la frustrazione di cittadini che si sentono abbandonati dal governo. Le promesse di sicurezza e controllo delle frontiere appaiono sempre più come slogan vuoti, mentre Lampedusa affonda. E l’Italia con lei.

Già sbarcati 20mila clandestini: dov’è il blocco navale promesso? ultima modifica: 2025-05-11T15:40:18+00:00 da V