Trasferiti 28 clandestini in Albania m ne sbarcano 500 a Lampedusa
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L’Italia Sotto Invasione: 191 Clandestini a Lampedusa, 28 in Albania. Minori Stupratori e il Blocco Navale Fantasma
L’Italia è un colabrodo, travolta da un’invasione di clandestini che il governo finge di gestire con operazioni ridicole. Venerdì scorso, appena 28 clandestini sono stati trasferiti da Brindisi al Cpr di Gjader, in Albania, portando il totale a 43 nella struttura. Intanto, a Lampedusa, la realtà è un schiaffo: 191 clandestini sbarcati in una notte, raccolti dalla motovedetta Cp312 della Guardia costiera. E il blocco navale tanto promesso da Matteo Piantedosi? Un’illusione, un miraggio, mentre le nostre coste sono alla mercé di scafisti e ong.

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A Lampedusa, due barconi hanno scaricato 115 clandestini (23 donne, 7 minori) da Egitto, Eritrea, Etiopia, Somalia e Sudan, e altri 76 (1 donna, 5 minori) da Afghanistan, Bangladesh, Marocco e Pakistan. Tutti partiti da Zouara e Sabratah, Libia, con 5.000 dollari pagati per la traversata. L’hotspot di Lampedusa scoppia, con 495 clandestini, di cui 64 minori non accompagnati, e 239 sono stati trasferiti a Porto Empedocle, come se spostarli risolvesse il problema. In Albania, invece, dei 43 a Gjader, 16 sono stati rimpatriati, 5 riportati in Italia per motivi di salute, e 18 hanno evitato il trattenimento fino alla sentenza della Cassazione che ha equiparato il Cpr albanese a quelli italiani. Ma il confronto è schiacciante: 191 arrivi a Lampedusa contro 28 trasferiti. Questa sarebbe la “gestione dei flussi”?
E guai a pensare che i clandestini, specie i minori, siano innocui. Le cronache sono un bollettino di guerra. A Catania, sette egiziani, arrivati come “minori non accompagnati”, hanno stuprato in gruppo una tredicenne, un orrore che ha scosso la città. A Bologna, minori clandestini ospitati in strutture pubbliche sono coinvolti in omicidi, stupri, rapine e spaccio, con il questore che parla di “problemi di integrazione”. A Milano, la Corte d’Appello segnala un’impennata di reati commessi da minori stranieri, spesso sotto i 16 anni, dediti a spaccio, furti e aggressioni. Da Genova a Trieste, questi giovani criminali, trasferiti nelle nostre città, commettono stupri, pestaggi ed estorsioni, sfruttando l’accoglienza come scudo per delinquere.
Dov’è il blocco navale che avrebbe dovuto fermare i barconi? Perché i clandestini continuano ad arrivare indisturbati? Perché i rimpatri sono una chimera? Piantedosi deve smettere di vendere fumo con l’operazione Albania, che sposta una manciata di clandestini mentre migliaia invadono l’Italia. Servono frontiere sigillate, respingimenti immediati, rimpatri di massa. E per i minori che stuprano e spacciano, niente sconti: espulsioni e pene dure, non “reinserimento”. L’Italia non è un campo profughi né un paradiso per delinquenti. Basta con questa farsa: o si agisce, o chi comanda si prenda la colpa di aver abbandonato il Paese al caos.
puttane, puttane !senza onore…lecca merda della UE, e questi sono i meglio!
figuriamoci gli altri!
La situazione è sfuggita di mano grazie ai podioti, chiesa, accoglioni vari e UE. In questi casi o la situazione viene risolta diciamo “bonariamente” oppure credo arriverà un tipo Putin allora si che sistemerà tutto e non bonariamente.